Due anni fa la chiusura del Punto nascita stimmate indelebile di un capoluogo ferito
A oltre due anni dalla chiusura del Punto nascita dell’ospedale di Gorizia si prende atto che la città ha perso altri residenti, scendendo sotto la soglia dei 35mila. Non c’è un nesso causale tra la chiusura della maternità e la perdita di popolazione, tuttavia l’impoverimento dell’offerta di servizio sanitario pubblico si sovrappone perfettamente al ripiegamento che il Goriziano sta subendo negli ultimi anni, fenomeno accelerato dalla caduta del confine che, invece, avrebbe potuto imprimere una svolta positiva allo sviluppo della città. Resta che un capoluogo in cui non si può più nascere (se non in casa) denuncia le stimmate di una città dal destino segnato se non già condannata a un ulteriore ripiegamento. La campagna elettorale che si sta per schiudere speriamo sia foriera di pensamenti per il futuro della città e non si limiti al basso cabotaggio cementifico che sembra assorbire quasi tutta l’attenzione della classe politica locale. (r.c.)
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