Due anatre e tre pulcini rubati in un cortile: a San Sergio è caccia al ladro senza cuore

Lo sfogo della proprietaria: «La mia bimba ha visto nascere quelle bestiole, non capisce come si possa essere così cattivi»
I pulcini “allevati” in casa prima della loro uscita all’aria aperta
I pulcini “allevati” in casa prima della loro uscita all’aria aperta

TRIESTE Tre pulcini e due anatre sono stati rubate lo scorso venerdì sera in un cortile di Borgo San Sergio. Qualcuno, infatti, è entrato nel pollaio portandosi via le bestiole. Un atto vile, messo a segno da un “buontempone” che, oltre ad aver commesso un furto, ha violato anche quanto disposto in materia di spostamenti da casa dal recente decreto per il contrasto al contagio da coronavirus. A denunciare quanto è accaduto è Monica Coslovich, mamma di due bambini di tre mesi e tre anni. La sua famiglia vive in un immobile che dispone di un piccolo appezzamento dove Monica ha deciso di allevare appunto anatre e galline.

Lo scorso gennaio sia un’anatra che una gallina avevano deposto delle uova. Ma una notte una faina è riuscita ad entrare nel pollaio uccidendo quell’anatra.

Le anatre nel cortile
Le anatre nel cortile


Monica ha tentato di far “adottare” le uova di anatroccolo alla chioccia, ma non c’è stato nella da fare: l’animale non soltanto non ha accettato quel compito, ma non appena uno dei suoi pulcini è uscito dal guscio ha abbandonato anche le altre sue uova.

Uno dei “piccoli” curati da Monica e dalla sua bimba nell’incubatrice dopo la schiusa
Uno dei “piccoli” curati da Monica e dalla sua bimba nell’incubatrice dopo la schiusa


Così la famiglia Cosolovich ha deciso di trasferire nella casa quelle che dovevano ancora schiudersi, organizzando una sorta di incubatrice. «La mia bambina – racconta Monica – ha seguito con grande curiosità e entusiasmo l’evolversi della situazione, restava ore a guardare quelle uova, con particolare cura per una che, caduta dalla cova, si era incrinata. Assistere alla schiusa, vedere spuntare quei pulcini è stata per tutti un’emozione. Anche dall’uovo malconcio è nato un bel pulcino che abbiamo chiamato Highlander».

La giovane mamma di Borgo San Sergio riferisce ancora che la sua bambina «raccontava a tutti dei suoi pulcini, di come si erano schiuse le uova, di quel miracolo della natura e delle avventure di Highlander e i suoi fratelli. Appena sono diventati grandicelli e autonomi li abbiamo trasferiti nel pollaio. Le galline e le anatre li accudivano mentre noi li monitoravamo sia dalla finestra di casa che andando nel pollaio più volte al giorno».

Sabato mattina la brutta sorpresa. «Appena svegliata mi sono accorta di un messaggio inviatomi dalla mia vicina di casa la sera prima alle 23 – ricorda la stessa Monica – che mi avvertiva di aver visto un uomo, non è stato possibile capirne l’età perché c’era poca luce, che si introduceva nel pollaio. Non mi aveva suonato al citofono per timore di svegliare i miei bambini».

Corsa subito a controllare, Monica si è accorta che mancavano all’appello tre pulcini e due anatre, una muta e una nana. «C’è rabbia – lo sfogo della mamma di Borgo San Sergio – per il gesto vile che non crea alcun danno economico perché per noi quelle bestiole non sono da reddito ma d’affezione. Ma c’è soprattutto tanto dolore soprattutto nella mia piccola che, a tre anni, non riesce a capacitarsi del fatto che qualcuno possa avere tanta cattiveria dal portare vie dei pulcini, e tra loro anche Highlander».

Monica, che ha informato della vicenda i carabinieri, augurandosi che a quegli animali non sia successo nulla di grave, ora rivolge un invito a «chi ha avuto così poco cuore da prendere quelle bestiole» a restituirle o a «farci sapere anche anonimamente dove sono contattandomi sui social (Monica Folley Coslovich) o contattando lo stesso Piccolo. Allo stesso modo – aggiunge – rivolgo un appello a chi sa qualcosa o vede in giro quei pulcini e le anatre: aiutatemi anche per far tornare il sorriso alla mia bimba».—


 

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