Droga nei test durante la guida Non era alterato e viene assolto

Il metadone rilevato dalle analisi biologiche, quelle del sangue e delle urine, aveva già esaurito il suo effetto quando l’uomo era alla guida della sua auto. Il monfalconese, G.T., di cinquantasette anni, è stato assolto.

La discriminante è stata la valutazione medica circa lo stato psicofisico del cinquantasettenne nel momento in cui si era sottoposto alle analisi. Dal certificato sanitario risultava infatti l’assenza di alterazioni, sia da abuso di alcol, che di stupefacenti o sostanze psicotrope.

In altre parole, il metadone, oppioide sintetico, lascia tracce nell’organismo prolungate nel tempo, rispetto all’assunzione, quindi anche una volta terminato l’effetto di alterazione psicofisica.

Il giudice monocratico Gianfranco Rozze, nell’ultima udienza al Tribunale di Gorizia, ha pronunciato la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. Si attende comunque il deposito delle motivazioni.

I fatti risalgono al mese di marzo 2018. Il cinquantasettenne era stato fermato dalla Polizia locale, nell’ambito di un servizio di controllo stradale. L’uomo era stato sottoposto al pre-test alcolico, il cui esito era risultato negativo.

Gli agenti avevano chiesto al monfalconese se fosse disponibile a farsi sottoporre alle analisi biologiche, del sangue e dell’urina, in ordine alla verifica circa le sostanze stupefacenti.

Le analisi sanitarie avevano dato esito positivo. Era stato quindi emesso un decreto penale nel disporre un’ammenda di 10 mila euro.

Il cinquantasettenne, affidatosi ad un legale, l’avvocato Massimo Bruno, aveva deciso di fare opposizione al decreto. Da qui il processo al Tribunale di Gorizia, con l’ipotesi di accusa di guida in stato di alterazione da stupefacenti.

Durante il dibattimento la difesa ha fatto valere il certificato sanitario acquisito dall’Azienda sanitaria Bassa Friulana Isontina, relativa alla visita, che deve precedere le analisi biologiche.

Dunque, se le analisi erano risultate positive circa la sostanza psicotropa, la verifica sanitaria non aveva accertato la presenza dei relativi effetti.

L’avvocato Bruno ha osservato: «A fronte della valutazione medica, che non era stata acquisita dalla Procura, il Tribunale di Gorizia ha assolto il mio assistito perché il fatto non sussiste. Infatti, ai fini della sussistenza del reato di guida sotto l’effetto di stupefacenti, non è sufficiente il dato della presenza nei liquidi biologici di tali sostanze, che rimangono nell’organismo per diversi giorni. È necessario quindi – ha concluso il legale – che il soggetto alla guida sia sotto l’effetto degli stupefacenti e nel caso in esame, è stata accertata l’assenza di uno stato di alterazione da parte del personale medico». —

La. Bo.



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