Droga al festival, duecento denunce
POLA. Non ha tutti i torti Damir Kajin, l’ex dietino fondatore del nuovo partito dei Democratici istriani, quando afferma che i festival di musica elettronica e i rave party non servono solo a divertirsi ma anche per consumare e spacciare stupefacenti.
La conferma arriva dall’Outlook, il festival di musica elettronica inaugurato il 3 settembre all’Arena di Pola e proseguito fino all’8 settembre nel villaggio di Stignano, a pochi chilometri: un festival che ha attirato addirittura 20.000 giovani provenienti da ogni parte d’Europa e anche dal resto del mondo.
Ebbene, come comunicato dalla Questura istriana, durante i controlli di routine, ben 198 persone sono state trovate in possesso di vari tipi di stupefacenti. La gran parte, 194, sono state denunciate al giudice per le trasgressioni per consumo personale. Quattro, invece, gli spacciatori che ora dovranno vedersela con la denuncia penale alla procura.
Tra i detentori di stupefacenti per uso personale, guardando alla nazionalità, la stragrande maggioranza sono britannici (107), seguono i belgi (15), i croati (10), gli austriaci (9), i tedeschi (8), i francesi e gli italiani (7). Non mancano gli irlandesi (5), gli svizzeri (4), gli svedesi (3), gli australiani e i neozelandesi (2) e, infine, i messicani, gli sloveni, gli statunitensi, gli spagnoli, i lituani, i romeni, gli slovacchi, i lussemburghesi e i danesi (1).
La Questura ha anche quantificato la droga trovata addosso ai ragazzi e sequestrata: 191,4 grammi di marijuana, 88,2 grammi di Mdma, 29,5 grammi di speed, 26,05 grammi di hashish, 53 compresse di ecstasy, 8,55 grammi di chetamina, 9,25 grammi di cocaina, 3 grammi di eroina, 6 grammi di Salvia divinorum (nota anche come “Maria Pastora”), 28 compresse di Lsd e 33,45 grammi di funghi allucinogeni. In tutto sono state comminate ammende pecuniarie per 76.000 euro.
I quattro spacciatori beccati sono invece un croato, un’australiana, un canadese e un britannico. Non c’è dubbio, comunque, che molti giovani consumatori come pure diversi spacciatori sono riusciti a farla franca, evitando di incappare nei controlli di polizia, durante le giornate sfrenate del festival.
Le autorità locali, come pure l’ente turistico, non sembrano tuttavia preoccuparsi più di tanto della presenza della droga al festival Outlook come pure al festival Dimension, non meno affollato. D’altraparte, con 20 mila presenze da tutta Europa, Outlook si traduce in buoni affari per gli affittacamere privati (le sistemazioni preferite dai giovani), per i ristoratori e, in ultima battuta, persino per il fisco. (p.r.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo