Droga al concerto, un arresto e 19 segnalazioni
Un 19enne in gattabuia, per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, e altri 19 “under 25”, ragazzi e ragazze, segnalati a piede libero come consumatori di droga. A distanza di quattro notti dall’evento, una volta incassato il “nulla osta” dal pm Maddalena Chergia, i carabinieri rovesciano la medaglia e mostrano l’altra faccia del concerto di Manu Chao, che venerdì ha radunato oltre 13mila persone a Borgo Grotta. Diceria vuole che andare a caccia di “erba spinella”, attorno a un concerto così, è come gettare la rete da pesca dentro una vasca in cui s’allevano trote. Venti giovani “pizzicati” su oltre 13mila presenze è, comunque, il monito a non fare di tutta l’erba, appunto, un fascio. Eppoi i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando di via dell’Istria, assieme ai colleghi della Compagnia di Aurisina, mischiati in borghese tra le migliaia di fan di Manu Chao, sia dentro che fuori i cancelli, mica hanno trovato solo erba.
L’esempio numero uno risale a prima dell’inizio dell’esibizione dell’artista parigino, nella zona dei parcheggi. È lì che i militari dell’Arma hanno notato un gruppetto di ragazzi in coda come fossero allo sportello della posta. Il capofila, nei pressi di un’auto, era curvato in avanti. Stava sniffando. Era ketamina, l’anestetico “low cost” per cavalli importato come moda dall’Est, che provoca allucinazioni e può sballare come fosse eroina ma ha un prezzo e un nome che fanno meno paura tanto che, per la sua diffusione, è considerata la droga dei ventenni d’oggi, una droga pericolosissima che ad esempio può provocare paralisi temporanee a braccia e gambe. Lo sniffatore era D.C., 19 anni, originario di San Donà di Piave, spintosi fin sul Carso a questo punto non solo per Manu Chau. Accortosi dei carabinieri in borghese, ha tentato di disfarsi di qualcosa. Missione incompiuta: da una perquisizione sono spuntati sei grammi di ketamina, altrettanti di hashish, uno di marijuana e dieci “acidi”, i francobolli bagnati d’Lsd. D.C., noto alle forze dell’ordine per una sola segnalazione come consumatore, è stato arrestato.
Altri 19 giovani, tutti al di sotto dei 25 anni, sono stati sorpresi nella maggior parte dei casi con lo spinello in mano e segnalati così alle prefetture delle loro province d’origine per il percorso di “rieducazione” contemplato dalla legge che inizia di norma con il colloquio con un operatore delle prefetture stesse. Le prefetture del caso sono quelle di Udine, Venezia, Belluno, e pure Trieste, città di tre di queste 19 persone segnalate a piede libero per droga.(pi.ra.)
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