Dritte, percorsi e idee per “gustare” Trieste
TRIESTE «Ci sono poche città italiane depositarie di storia e dignità che si prestano ad un’esposizione totale nella vetrina della comunicazione. Città fiere, ricche di fascino, attraversate dagli eventi che alla fine sono riuscite a dominare e a indirizzare verso un futuro di chiaro stampo europeo. Città dove l’incontro di opinioni e di pacchetti culturali differenti ha prodotto ricchezza esaltando il fascino della diversità. Diciamo allora città simbolo, città di frontiera, città della memoria, città di sofisticate linee di architettura, città di rara eleganza. Città come Trieste». Sono le parole di Enzo d’Antona, direttore del Piccolo, e Giuseppe Cerasa, direttore delle guide di Repubblica, nell’introduzione della “Guida ai sapori e ai piaceri di Trieste e dintorni 2018”, presentata ufficialmente al Salone degli Incanti, alla presenza dell’assessore regionale Francesco Peroni, il sindaco Roberto Dipiazza e il presidente della Barcolana Mitja Gialuz.
Una “bibbia” del gusto, della storia e della cultura di Trieste in vendita, in edicola e in libreria, a 7,90 euro più il prezzo dei quotidiani Il Piccolo e Repubblica, oltre che su Amazon, Ibs e nello store online delle Guide di Repubblica. Il volume inoltre si potrà acquistare nello stand del Piccolo all’interno del Villaggio Barcolana. Qualche numero: 164 i ristoranti descritti, tra Trieste, provincia e zone d’oltreconfine; 16 i buffet; 40 le osmize del Carso, 44 le botteghe del gusto e poi un’ampia sezione dedicata alle tradizioni, al mercato e alle peculiarità del caffè in città, tante curiosità e angoli tutti da scoprire tra tanti itinerari, una panoramica su feste, festival e grandi eventi promossi sul territorio e ancora una vetrina sui produttori di vino e di olio e una parte speciale dedicata ai “piatti della memoria”.
La guida descrive tutto ciò che il palato può gustare alla scoperta di Trieste e dintorni, ripercorrendo a tratti la storia del capoluogo giuliano e svelando anche piccoli segreti, raccontati dai percorsi che si snodano dal Borgo Teresiano a Ponterosso, dal colle di San Giusto a Cittavecchia, dalla Piccola Parigi a San Giovanni, dalle Rive all’Obelisco fino a Opicina, passando per il Porto Vecchio. Pagina dopo pagina il turista può immergersi nella realtà dei caffè storici, imparando anche a ordinare la tazzina nei tanti modi che solo a Trieste vengono usati, o fare un viaggio tra le osmize consultando i periodi di apertura e le caratteristiche di ogni luogo. Ma può anche pedalare tra la natura, camminare, andare a cavallo o programmare escursioni, seguendo i tracciati indicati, tra panorami suggestivi, tradizioni antiche e sapori unici. Pubblicati anche dettagliati indici tematici, con indirizzi, numeri di telefono, località e aperture di ogni singola struttura descritta.
Turisti ma non solo. Anche i triestini potranno apprezzare i contenuti, in una guida che svela, anche attraverso tante foto, punti tutti da scoprire o riscoprire. «Angoli di Trieste pieni di ristoranti di charme, di trattorie, di locali per giovani, di luoghi per aperitivi, di negozi del gusto, quei corner che lasciano perennemente impresso nella memoria il ricordo di una città unica. Ma non ci siamo limitati a questo - si legge ancora nell’introduzione - abbiamo voluto tratteggiare anche degli itinerari di confine che possano consentire di allungare la permanenza in città andando a fer in contemporanea piccole escursioni in Slovenia, in Croazia, in Carinzia. Un modo per rompere le barriere che la storia e la voglia di vacanze si sono incaricati di ridurre e quasi annullare, restituendo centralità ad una città che non ha mai perso la sua vocazione e i suoi legami mitteleuropei».
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