Doppiopetto e martingala: cambia il “look” dei vigili
Il cinturone deve essere rigido, di altezza 5 centimetri, regolabile in lunghezza, con allacciatura a scomparsa sottofibbia. La placca di riconoscimento sul taschino in metallo di colore dorato e, tassativamente, alta 5 e larga 4,7 centimetri. E la martingala del cappotto con due bottoni dorati distanti tra loro 14 centimetri. La giunta modifica il regolamento che detta le caratteristiche di veicoli, strumenti operativi, tessere personali di riconoscimento e divise in dotazione ai corpi e ai servizi di polizia locale. Questione di uniformità, si evidenzia nella delibera proposta dall’assessore alle Autonomie Paolo Panontin.
Preso atto che nel primo anno di applicazione del regolamento (il riferimento è la legge regionale 9/2009) si era riscontrata la necessità di rendere gli elementi identificativi della polizia locale «più omogenei e riconoscibili agli utenti» e di fornire «indicazioni tecniche più dettagliate su dotazioni e capi di abbigliamento delle divise», in Regione si era costituito un gruppo di lavoro che ha infine prodotto alcune modifiche regolamentari. In primis quelle sulla placca di riconoscimento e il cappotto.
Nel primo caso si è deciso di cancellare le misure minime e massime. La placca dovrà ora misurare 50x47 millimetri e la scritta “Polizia” dovrà essere nera su fascia oro bordata di nero, mentre “locale”, al contrario, oro su fascia nera. In rilievo o con stampa serigrafica saranno poi riprodotti lo stemma dell’ente di appartenenza e il numero di matricola personale dell’operatore. Quanto al cappotto, si tratta di un doppiopetto in panno pura lana vergine a sei bottoni dorati grandi, completamente foderato e trattato antigoccia e antimacchia. La novità riguarda la martingala: 6 centimetri di altezza, spalline larghe 5 centimetri, bottoni dorati grandi a 14 centimetri l’uno dall’altro. Qualche precisazione anche riguardo ai colori. Nel vecchio regolamento si faceva riferimento al “pantone”, lo standard internazionale di classificazione. In questa nuova versione viene introdotta la scala Ral. Precisamente, sempre a proposito di divise, si parla di Ral 5026 (a metà tra il blu violaceo e il blu notte perlato) e Ral 6028 (tra il verde patina e il verde brillante). L’obiettivo è quello di un dettaglio più preciso rispetto a prima per risolvere alcune problematiche emerse con i fornitori.
Il dossier riassume poi tutti gli altri paletti. Dalla carrozzeria delle auto, che deve essere bianca con fasce ad alta rifrangenza di colore azzurro, ai dispositivi luminosi, dalle dotazioni obbligatorie (estintore e kit di pronto soccorso) a quelle facoltative (radio ricetrasmittente, sistema di localizzazione, torcia di ricerca). Fino agli strumenti operativi obbligatori: il cinturone, con fondina a estrazione rapida, porta caricatore di riserva, porta manette e manicotto per spray antiaggressione; il fischietto classico a pallina, con catenella argento di lunghezza non inferiore a 40 centimetri e moschettoni per l’aggancio in sicurezza alla spallina destra della giacca o della camicia; le manette in acciaio inox di tipo classico a due bracciali con chele regolabili e bloccabili; i manicotti asportabili in tessuto bianco o grigio argento rifrangente. E ancora nel documento si trova l’elenco dei capi di abbigliamento delle quattro divise (ordinaria, operativa, di rappresentanza e da cerimonia): se ne contano 62, compresi il berretto baseball, il casco da ciclista, il pantalone bermuda e la sciarpa. Ciascuno con la sua minuziosa descrizione. Nel rispetto di una legge che mirava a caratterizzare la polizia locale Fvg con la forma grafica dell'aquila e il logo, ma anche con l’obiettivo dell’uniformità. Un’ultima nota riguarda le Province. Nell’attesa di conoscere il loro futuro, i circa 100 vigili provinciali potranno continuare a usare i modelli, i colori e le caratteristiche merceologiche delle divise di cui ai loro regolamenti.
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