Doppio fiocco rosa sul Rilke nel nido del falco pellegrino

Si dischiudono le uova del raro rapace che ha trovato casa in una zona impervia e scoscesa della scogliera triestina

DUINO AURISINA. Rilke off limits a turisti ed escursionisti, e la fauna ne approfitta per riprendersi i suoi spazi. Come la trentina di specie volatili che con regolarità nidificano nei cento ettari (mare compreso) della riserva naturale delle Falesie di Duino. Che assieme alle presenze stagionali fanno salire la varietà di uccelli osservabili in zona a una quota massima di 150. Prova ne è l'esistenza, in questo habitat, di due nuovi inquilini illustri: due pulcini - che ormai dorebbero avere due mesi di vita e che stanno già svolgendo “scuola di volo” nei cieli nostrani - di una coppia di falconi pellegrini (Falco peregrinus), gli uccelli che catturano le prede al volo, lanciandosi in spettacolari picchiate. Si tratta di una specie rara e tutelata, che rappresenta un indiscutibile valore sotto il profilo della qualità ambientale dei luoghi. I predatori infatti regolano il numero delle specie-preda evitando che si moltiplichino eccessivamente e svolgono anche un efficace controllo degli esemplari malati e deboli. Il Pellegrino si nutre solo di altri uccelli, come passeri o cornacchie.

Le sue prede vengono catturate non a terra, ma in volo, con una picchiata verticale alla velocità di oltre 300 chilometri all’ora, che si conclude con un fatale colpo d'artiglio sulla vittima. «I due soggetti avvistati – spiega l'esperto Fabio Perco, zoologo e consulente per la riserva – sembrano dello stesso sesso, presumibilmente femminile, e sono già in grado di ricevere il cibo dai genitori attraverso lo scambio in volo, e non più col deposito nel posatoio del nido. Le uova dovrebbero dunque essersi schiuse un paio di mesi fa. Non si può escludere una più nutrita covata: ulteriori uova potrebbero esser sparite o esser state mangiate da altri rapaci. Questo non lo sappiamo». Stando ad altri avvistamenti, non svolti da Perco, nella riserva ci sono anche 9 nuovi edredoni, specie di anatra marina tipica dell'Europa settentrionale che si nutre di molluschi. Tra gli uccelli caratteristici, invece, si annoverano il marangone dal ciuffo e il passero solitario.

Quanto al destino del Rilke, Perco è favorevole all'introduzione di un biglietto e suggerisce sia lo stesso principe, proprietario della porzione più ampia del sentiero, ad applicarlo, incamerandone il profitto: «Un ticket favorirebbe una selezione naturale dei visitatori e scoraggerebbe l'attuale fruizione indiscriminata: faccio un esempio, c'è chi oggi va lì a correre, ma uno sportivo si allenerebbe in un museo?». La riserva, insomma, va trattata come tale, non come un giardino pubblico. «Se si paga qualcosa si ha la consapevolezza che ciò che si sta visitando ha un valore, mentre ora che il sentiero è percorribile gratis non gli si dà peso – conclude – e il risultato è una situazione che sa di abbandono, con rifiuti lasciati in giro senza rispetto per l'ambiente».

Tiziana Carpinelli

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