Doppia commessa CarnivalFincantieri esce dalla crisi
Fincantieri si aggiudica la commessa per due mega-navi del Gruppo Carnival. Battuta la concorrenza tedesca, Fincantieri ora può dire di essere fuori dalla crisi. Le unità saranno le più grandi finora realizzate e daranno lavoro allo stabilimento di Monfalcone
TRIESTE
Fincantieri si aggiudica nuove commesse: due navi per Princess Cruises del Gruppo Carnival. Il colosso americano delle crociere aveva annunciato da tempo l’intenzione di affidare queste costruzioni, molti osservatori pessimisti, anche tra i sindacati, le avevano date già per perse. Alla fine Fincantieri le ha sfilate ai cantieri tedeschi Meyer Werft.
Il gruppo italiano si è così assicurato in pochi mesi altre due commesse dopo quella del dicembre scorso (gemella della Dream, valore stimato 740 milioni di dollari). Sono gli unici tre ordini nel mondo di navi da crociera dopo la recessione economica mondiale.
È la fine del tunnel per il gruppo. Per Fincantieri infatti si tratta di una commessa dal valore straordinario: non tanto per le dimensioni delle due unità (139 mila tonnellate di stazza lorda, 3600 passeggeri) e la questione economica comunque di assoluto rilievo (le indiscrezioni rimbalzate nel settore e riportate anche da una bibbia dello shipping come Lloyd’s list parlano di una commessa per entrambe le navi da un miliardo e 100 mila euro, 558 milioni circa per unità) quanto per il fatto che si tratta di due "prototipi di ultima generazione".
Cosa vuol dire? Si tratta di una "nuova serie" e a queste due Princess che entreranno in servizio nella primavera del 2013 e 2014, visto l’aumento della domanda, nonostante la crisi, ne serviranno delle altre.
Le due nuove Princess infine saranno le più grandi finora costruite per la flotta Princess cruises: l’accordo deve essere ancora perfezionato (il contratto è subordinato alla messa a punto definitiva degli aspetti finanziari e tecnici), è possibile che qualche troncone, visti gli scarichi di lavoro di alcuni stabilimenti, sia affidato a vari cantieri del gruppo, ma l’assemblaggio finale, viste le dimensioni, sarà fatto quasi certamente a Monfalcone.
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