Dopo tre anni di stop torna il volo diretto da Trieste a Milano: prezzi calmierati per i residenti

Il collegamento tra Ronchi e lo scalo di Linate sarà riattivato fra luglio e settembre e vedrà 11 voli settimanali

Marco Ballico
L'aeroporto di Ronchi
L'aeroporto di Ronchi

TRIESTE Dopo lo stop del 2020, ritorna il volo Ronchi-Milano. I primi decolli, una volta ultimata una gara europea in programma nel primo semestre 2023, sono previsti tra luglio e settembre, fa sapere l’amministratore delegato di Trieste Airport Marco Consalvo. Si tratterà di undici voli settimanali: due al giorno andata e ritorno da lunedì a venerdì e un’andata e ritorno tra sabato e domenica. Il collegamento, assoluta novità per il Friuli Venezia Giulia, sarà assicurato in continuità territoriale: gli oneri di servizio pubblico (al 50% statali e regionali) ammontano a un massimo di 12 milioni (Iva esclusa), riducibili per effetto delle offerte di gara, per tre anni di operatività.

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Il decreto

Il passo avanti decisivo per il recupero di un volo che era stato tagliato perché troppo costoso e organizzato su orari non adeguati all’utenza regionale è segnato dal decreto del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini. Un documento che concretizza la continuità territoriale: come da regolamento comunitario 1008 del 2008, il Fvg viene riconosciuto area svantaggiata e dunque meritevole di un sostegno pubblico per attivare tratte che altrimenti il mercato non riuscirebbe a reggere. All’articolo 1 del decreto, si legge infatti che «il servizio aereo di linea sulla rotta Trieste-Milano Linate e viceversa costituisce un servizio d’interesse economico generale».

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Tecnicamente, spiega Consalvo, «si chiama imposizione degli oneri di servizio pubblico ed è l’atto conclusivo del governo. Il ministero ha trasmesso il decreto alla Commissione Ue e indirizzato al DG Move, il settore che si occupa della mobilità, l’avviso di gara predisposto da Enac. Quello che manca è la pubblicazione in Gazzetta europea ed è per questo che non siamo ancora in grado di ufficializzare la partenza il primo luglio, come ha indicato il governo».

I tempi

I tempi sono dettati proprio dalla pubblicazione in Gazzetta. Da quel momento scatteranno i 60 giorni per il deposito delle offerte, seguiranno un paio di settimane per la convenzione tra il vincitore e Enac. Di qui, prudentemente, la previsione di Consalvo sul ritorno del volo su Milano a partire da settembre: «La Regione è in pressing sulla Commissione e contiamo che le procedure possano essere le più veloci possibile».

il collegamento
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Frequenze e orari

Nel decreto del Mit sono in ogni caso già definite le frequenze e gli orari, seppure a grandi linee: dal lunedì al venerdì si partirà da Ronchi tra le 7.30 e le 8 e tra le 12 e le 18, mentre nel fine settimana le ipotesi sono per un decollo il sabato tra le 8 e le 9 oppure la domenica tra le 18 e le 19. Da Linate, invece, si progettano partenze dal lunedì al venerdì tra le 9 e le 13 e tra le 18.45 e le 20.15 e la domenica tra le 20 e le 21.

Le tariffe

Quanto alle tariffe, i residenti spenderanno al massimo 55 euro per titoli di viaggio acquistati fino al decimo giorno precedente il volo e non più di 125 euro per biglietti acquistati dopo il decimo giorno. A questi tetti andranno aggiunte tasse per un importo pari a circa il 20%. Trieste Airport punta sulla continuità territoriale anche in direzione Amsterdam. Ma, al momento, il dossier è in stallo: «Manca la valutazione positiva della Commissione Ue, vedremo nelle prossime settimane gli sviluppi».

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Il bilancio

Nulla di irrimediabile in un contesto di ripartenza dei traffici aerei. Già nei primi due mesi dell’anno, Trieste Airport conta 90mila 552 passeggeri, vale a dire il 70% in più dello stesso periodo del 2022, con un calo del 2,4% sul gennaio-febbraio del 2019. «Con i nuovi collegamenti che inizieranno alla fine della prossima settimana – osserva ancora l’ad – l’attuale stima a fine anno è di circa 950mila presenze contro le 780mila del 2019 (+23%) e le 700mila del 2022 (+36%)».

Il 28 marzo - questa è l’agenda - sarà il giorno del primo volo su Barcellona, mentre il 29 marzo toccherà a Dublino. In entrambi i casi con Ryanair, compagnia che, sempre il 29 marzo, riattiverà dopo l’interruzione invernale il volo su Bruxelles e aumenterà le frequenze settimanali del Napoli, che diventa giornaliero, del Bari, con cinque decolli a settimana, del Palermo e del Catania, con quattro.

È invece Ita, da fine marzo, a far scattare anche il quarto volo giornaliero su Fiumicino. Dal 3 giugno si volerà inoltre su Belgrado con Air Serbia e dal 3 luglio su Tirana con Wizz Air.

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