Dopo la musica, i reportage di Vicsia Portel

RONCHI DEI LEGIONARI. Due momenti interessanti ed avvincenti hanno caratterizzato, a Ronchi dei Legionari, la seconda settimana di “Primavera in arte”, la rassegna promossa dalla biblioteca comunale...
Bonaventura Monfalcone-15.03.2014 Incontro con Vicsia Portel-Auditorium-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-15.03.2014 Incontro con Vicsia Portel-Auditorium-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI. Due momenti interessanti ed avvincenti hanno caratterizzato, a Ronchi dei Legionari, la seconda settimana di “Primavera in arte”, la rassegna promossa dalla biblioteca comunale e dall’assessorato alla cultura.

Il primo incontro ha visto protagonisti due giovanissimi pianisti che hanno caratterizzato l’appuntamento dedicato al “Palco ai giovani talenti” e che, ogni anno, permette proprio ai giovani talenti locali di esibirsi, non senza una buona dose di emozione, davanti al pubblico. Questa volta è toccato ai pianisti Enrico Bortolotti, 14 anni, e Stefano Cascioli, 17 anni, i quali hanno proposto musiche di Bach, Mozart, Debussy, ma anche di Chopin, Beethoven ed Alban Berg. Una serata bellissima, emozionante ha permesso ancora una volta all’amministrazione comunale ronchese di non dimenticare chi si fa largo, con sacrificio e tanta dedizione, nel mondo dell’arte.

Si è parlato di giornalismo, poi, grazie al dialogo tra Cristina Visintini e Viscia Portel. La piacevole conversazione, aperta dall’intervento dell’assessore Elena Cettul, si è sviluppata non solo attraverso l’esperienza della giornalista originaria di San Pier d’Isonzo, ma anche affrontando il tema dell’informazione oggi, sui rischi del mestiere e sulla valanga di informazioni che arrivano da internet, dai social network e dal pullulare dei blogger.

Vicsia Portel, laureata in filosofia, ha mosso i suoi primi passi con il settimanale diocesano “Voce Isontina”. È li che ha iniziato ad amare la sua professione. Ha frequentato la scuola di specializzazione in giornalismo e media dell’Università Cattolica di Milano e ha lavorato, in seguito, a Mediaset, alla redazione di Studio Aperto e Lucignolo. Ha realizzato reportage da Kosovo, Bosnia e Iran.

Per sette anni è stata inviata del programma “Ballarò” e da questa stagione fa parte del gruppo autori dove si occupa di economia, problemi sociali ed eventi di cronaca. E con Cristina Visintini ha potuto anche far capire quanto sacrificio ci vuole per affermarsi in questo difficile mondo dei media. (lu.pe.)

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