Dopo il centro Cormons “accende” anche il castello
il progetto
Ora è il turno del castello in vetta al monte Quarin. Ammonta a circa 13 mila euro l’investimento fatto dal Comune di Cormons per avviare i progetti di illuminazione dei principali siti di interesse storico in città, ma le luci che da dicembre investono in orario serale edifici come il Duomo, la centa, il campanile e – da inizio gennaio – la statua di Massimiliano, presto daranno risalto ad un’altra struttura turistica molto amata non solo dai cormonesi ma anche dai visitatori.
Nelle intenzioni dell’amministrazione Felcaro, infatti, c’è anche la volontà di illuminare il castello del monte Quarin: un progetto che porterebbe così a dare maggior lustro all’area castellana, e che rientra all’interno di tutta una serie di iniziative di valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico del territorio. Al momento sono stati investiti per l’esattezza 13.324,45 euro per l’accensione delle luci nel cuore del centro: in particolare sono 8.039,80 gli euro utilizzati per i «lavori di ripristino e messa a norma dei quadri elettrici, con sostituzione di diverse lampade, degli impianti di illuminazione architettonica del Duomo di Sant’Adalberto e del campanile», e 5.284,65 euro quelli liquidati per l’illuminazione della statua del sovrano austriaco. A queste somme vanno aggiunti 14.408,20 euro utilizzati per il «ripristino e manutenzione di impianti di illuminazione pubblica su via Fermi, via Volta, via Verucchi, via Armistizio in località Giassico, via Cancelleria Vecchia, via Conti Zucco e nella zona industriale di via Fermi».
Insomma, sulla nuova illuminazione l’amministrazione cormonese investe in tutto poco meno di 28 mila euro. Cifra che, si badi bene, non riguarda le spese relative alle bollette, ma i soli progetti di accensione. Duplice l’obiettivo: da un lato rendere più sicure le strade in orario notturno, dall’altro – ed in quest’ottica rientrano i progetti riguardanti strutture ecclesiastiche e monumenti – valorizzare turisticamente la città. Ma non finirà qui: la volontà infatti è come detto quella di rendere più attraente anche un altro sito molto frequentato soprattutto durante la bella stagione: l’area castellana del monte Quarin.
L’idea è quella di illuminare degnamente il castello, ed al contempo mettere mano all’area nel suo complesso con adeguata cartellonistica e pulizia costante del sito, che ha un valore storico non da poco: fu importante da un punto di vista strategico anche durante il primo conflitto mondiale. Il maniero fu costruito intorno al Seicento dai Longobardi per contrastare l’invasione tentata dagli Avari: due secoli dopo divenne proprietà dei Patriarcato di Aquileia prima, e della contea di Gorizia poi, attorno al 1286. Dal 1500 circa, invece, il passaggio agli Asburgo. Insomma, il sito è uno dei punti di riferimento da sempre della vita cormonese: un motivo in più per l’amministrazione Felcaro di investire altre risorse per farlo risplendere . —
M. F.
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