Dopo 7 anni in piazza Unità il viceprefetto Argentieri lascia e approda a Matera

il personaggio
Dopo sette anni da viceprefetto vicario a Trieste Rinaldo Argentieri, classe 1959, diventa prefetto a Matera. Prenderà servizio nella città lucana dal 7 gennaio. «Entusiasta» della promozione, nonché della sede, che nel 2019 è stata designata Capitale della Cultura («vado in una realtà molto viva e dinamica, sarà una bella sfida», afferma), sostituirà Demetrio Martino, destinato a svolgere le funzioni di prefetto a Taranto. Quest’ultimo ha preso il posto della collega Antonella Bellomo, chiamata a guidare la Prefettura di Bari.
La copertura di quest’ultima città “era nell’aria”, spiega Argentieri, «ma non mi attendevo la promozione proprio ora a Matera». Nel capoluogo giuliano si aprirà la procedura di interpello per individuare il nuovo viceprefetto, che verrà selezionato dall’attuale commissario di governo Valerio Valenti. L’incarico è altamente fiduciario. Argentieri ha svolto il suo ruolo sotto quattro prefetti - Alessandro Giacchetti, Francesca Adelaide Garufi, Annapaola Porzio e Valenti -, che si sono succeduti dal 2012, anno del suo arrivo. «Devo ringraziarli perché tutti sono stati dei maestri per me», sottolinea il nuovo prefetto di Matera, che si sente un «triestino adottivo», tanto che manterrà il suo legame con il capoluogo, poiché qui rimarrà la sua famiglia. «Ho scoperto una realtà unica in Italia per storia, cultura e posizione geografica. Ho avuto un’esperienza umana grandissima. Trieste diventa una palestra formidabile per un funzionario della Prefettura e a me aiuterà a leggere la realtà che incontrerò». Ma di “spalle forti” Argentieri era già dotato, visto che tra il 2004 e il 2006 aveva lavorato a Milano come dirigente dell’Area Immigrazione della Prefettura: «Sono stati anni d’impegno forte che mi hanno formato, quelli della Bossi-Fini, delle ondate migratorie più consistenti, di esperienze nuove: mi sono trovato al posto giusto, nel momento giusto». Tale incarico è giunto dopo essere entrato nei ruoli direttivi del ministero dell’Interno nel 1989 a Vicenza ed essere diventato capo di gabinetto della Prefettura di Brescia, quando prefetto era Annamaria Cancellieri, futuro ministro dell’Interno e della Giustizia con i governi Monti e Letta. Dopo Milano, Argentieri è stato nominato per la prima volta viceprefetto vicario a Sondrio. Con la medesima carica si è trasferito poi dal 2008 al 2012 a Pavia, prima di arrivare nel capoluogo giuliano. «Sono felice di avere dato una mano in questa città dove per l’immigrazione penso siano state assicurate condizioni di tranquillità sociale e buoni livelli di accoglienza - conclude -. Di questa città mi mancherà il mare e la sua comunità civile ed accogliente, ma conto di tornarci a vivere fra circa sette anni, quando dovrei andare in pensione». —
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