"Dopo 40 anni all'estero ho fatto un giro in varie città italiane e ho scelto Trieste": ecco le risposte dei lettori a Donatella

TRIESTE Trasferirsi o no da Milano a Trieste dopo la pensione? E' la domanda che una signora di origine veneta, che in passato ha studiato a Trieste, ha posto in una lettera al direttore del Piccolo Enrico Grazioli. Un guanto di sfida che abbiamo deciso di raccogliere, ascoltando le voci di dieci persone appartenenti a mondi diversi, che hanno dato il loro contributo, spiegando i motivi per cui Trieste può essere o meno la meta ideale per la pensione. Poi, però abbiamo girato la domanda a voi lettori, nel form che trovate nell'articolo qui sotto. Cosa consigliereste a Donatella. Ecco le vostre risposte
Cara Signora Donatella, anch'io mi sono trovato di fronte ad un dilemma simile al suo. Sempre o quasi vissuto all'estero, quasi arrivato alla pensione ho avuto voglia di tornare a "casa". Siciliano d'origine ma all'estero da 40 anni non sapevo dove approdare.....ho fatto un giro di varie belle città italiane: Ferrara, Mantova, Milano, Perugia, Palermo. Poi un giorno, quasi per caso, sono arrivato a Trieste e.....sono rimasto folgorato dalla bellezza e dall'eleganza della città. La prima passeggiata lungo le Rive è stata indimenticabile. Ponterosso, Piazza Unità, la Sacchetta......magnifico. Molto suggestivo il primo tramonto seduti in piazza Unità a sorseggiare un aperol spritz. È stato un vero colpo di fulmine e qualche mese dopo questa prima visita ho comprato casa e ho deciso di installarmi a Trieste appena possibile. La città è vivibilissima, il centro è pedonale e si và a piedi dappertutto. Il mare é sempre lì presente ed a pochi passi. I servizi sono buoni, stesso dicasi per i trasporti pubblici. I dintorni sono magnifici ed il Carso offre bellissime passeggiate. L'architettura é interessantissima, eleganti palazzi asburgici si alternano a begli edifici anni 30, 40 e 50. I triestini sono aperti e simpatici anche se alcuni, và detto, sono a volte un pò burberi..... Molto contento della mia scelta cara Signora Donatella. Auguri!
Achille Schiavo Campo
Ma signora, se può e non ha particolari impegni o problemi, lasci perdere sia Trieste che Milano, vada in Portogallo, per dieci anni non paga tasse, qui in Italia sono fuori di testa, un pensionato paga più di tutti gli altri contribuenti, cosa unica in Europa dove invece i pensionati sono trattati con i guanti di velluto. In Italia i pensionati sono il bancomat di tutti i governi che non si accontentano di tassarli all'inverosimile ma li bloccano pure la perequazione automatica. E' una vergogna, se può scappi via più veloce del vento!
Paolo Ermacora
Negli ultimi anni mi sono innamorato di Trieste e ci vado spesso in vacanza più volte all'anno o a vedere la Barcolana. Forse parlo più da turista, ma da cittadino milanese rilevo che le due città diversissime. E' vero che a Milano c'è tutto e ultimamente, c'è anche turismo di massa, ma è carissima e stressante all'inverosimile, altro che Trieste; basta conoscere i costi delle case poco idonei al tenore di vita del cittadino e dell'italiano medio. Come tutte le metropoli è poco vivibile per il traffico, distanze, assembramenti in metro di persone a tutte le ore, la signora certamente da milanese saprà. Anche le relazioni con l'altro nel milanese hanno una dinamica strana, ci si vede più per l'evento, la mostra, l'aperitivo o la camminata organizzata che per coltivare delle amicizie più prossime a volte con profondità. Milano è ricca culturalmente come Trieste anche se percepisci una certa la distanza con l'altro, quando vedi un concerto o assisti ad una conferenza o una mostra. Trieste è a misura d'uomo, la vita è più semplice e per nulla stressante, vi è il mare, ci si inebria di una certa atmosfera che è nello stesso tempo austroungarica ed orientale, passando nel ghetto o nelle piazze più famose i cui edifici neoclassici rilucono di ragguardevole bellezza e storia. Noti che convivono minoranze e religioni diverse pacificamente in un cosmopolitismo mai visto. Ci sono i castelli vicini, l'osservartorio astronomico e numerosi musei sparsi per la città dove fanno eventi continui, poi c'è Muggia e la Grotta Gigante a due passi, per non parlare del Carso, della Slovenia e dell'Istria e delle sensazioni ineguagliabili quando assisti a un tramonto sul Molo Audace, sensazioni che non te le dà nessun altro posto al mondo. Come Milano ci sono tante iniziative culturali, sicuramente c'è qualche teatro in meno. Non è inquinata, c'è la bora, ma è tollerabile anche perché non frequentissima. Che dire, la vita è più rilassata, sicuramente più umana anche per un pensionato che può spostarsi e andare ovunque. Per cui consiglio di valutare, magari farsi una vacanza di uno o due mesi prima di tutto; si tratterebbe di cambiare vita, ma forse ci si può concedere anche questo in un tempo che come il nostro è sempre più accelerato.
Alessandro Espositi
Ma certo! Due motivi su tutti: il mare e la vita culturale (festival di cinema, teatri, presentazioni di libri).
Nicoletta Romeo
Si. Io stessa, da triestina emigrata a Roma, a New York e infine a Milano, dopo questa pandemia, sto pensando di tornare a casa, dove la qualità della vita è invidiabile rispetto a una metropoli come Milano. Milano è dinamica, giovane, offre maggiori occasioni professionali rispetto a Trieste, ma non c'è paragone quando si parla di vivibilità, qualità dell'aria, panorami, livelli di stress, traffico e qualità dei servizi. Signora Donatella, si fidi, si goda la pensione a Barcola, invece che a Parco Sempione. Un cordiale saluto
Elisabetta Otti
Bellissima città sul mare ma con tantissimi anziani e pochissimi giovani. Mentalità prevalentemente vecchia, con molte persone egoiste e ottuse. Molto razzismo e pochissima tolleranza, anche nelle piccole cose. Non ci sono ciclabili quindi si va in auto con un inquinamento notevole e poco salutare. Però i palazzi sono bellissimi. Amore e odio direi.
Paula Bruni
Trieste, oltre che essere bellissima, è umana, conviviale, "leggera" (nel significato migliore). Ed è piena di arzilli anziani che si ritrovano a Barcola d'estate e nei circoli d'inverno. Avere il mare a disposizione è un balsamo per l'anima.
Cosetta Crasnich
Gentile signora Donatella, premetto sono di Trieste, ma negli ultimi 30 anni per mia fortuna ci ho vissuto poco. Per una persona che vive a Milano? La vita senz'altro non è affannosa..il traffico non è quello di una grande città, ma almeno per me, ci sono tanti ma..sembrerebbe che ci siano tanti bar storici pieni di fascino...mah! Ce ne sono un pochi. Il cibo forse una volta, ero 2 anni fa proprio a Milano dove ho mangiato bene pagando il giusto, cosa che qui non avviene. Musei, mostre poche e poco interessanti,altro che Treviso. Cinema ridotti all'osso. Sporca come ho trovato anche Milano, mal tenuta dal punto di vista del verde pubblico. Bè uno dice pero' c'è il mare!! sì il mare, pochi stabilimenti,pochissimi parcheggi cari oppure se lei ama incalcarsi a Barcola lungo mare uno sopra all'altro...e non dico altro,ma è gratis! Se nelle serate estive, vorrà vedere Trieste dal Carso, si ammassi pure in qualche osmiza, così questo si, godrà probabilmente di alcuni bellissimi tramonti.Appunto tramonti, sta andando in pensione,ma non è mica al tramonto della sua vita... Cordiali saluti Ilaria P.S. per ulteriori informazioni sono a sua disposizione!!!!
Ilaria De Franceschi
Ciao Donatella, sono un ragazzo triestino di 28 anni emigrato a Milano da 3 anni (ho avuto la fortuna di trascorrere dei periodi di vita anche all'estero, in Spagna, Inghilterra e Stati Uniti). Come lei ho studiato economia all'Università di Trieste. Trieste è la mia città di origine a cui sono molto legato, Milano quella di adozione , che ho scelto e in cui sto cercando di realizzarmi. Spesso mi pongo questo quesito, meglio la mia città natale o meglio la mia città di adozione? In questo momento le direi che per me la risposta sta nel mezzo. Ho imparato ad amare la città Milano, mi sono fatto trasportare dal suo flusso e ho trovato la mia dimensione e persone che difficilmente avrei incontrato a Trieste. Difficilmente la lascerei adesso, perché vedo Milano come la metropoli di dimensioni comunque umane che mi sta offrendo molto (e che chiede anche altrettanto, sia chiaro!). D'altro canto però tornare a Trieste dalla mia famiglia è sempre una gioia, il tramonto sul mare visto dalle Rive è un'esperienza che non sono riuscito a trovare in nessun'altra città. Il mio futuro lo vedo così come adesso: una vita a Milano, ma con frequenti visite a Trieste. Ma non escluderei di tornarci in pianta stabile una volta terminata la mia carriera lavorativa, perché si torna sempre dove si è stati bene, e mi creda, a Trieste starà decisamente bene.
Pietro Tomsig
A Trieste si sta bene ed e' a misura di pensionato (sono tutti pensionati). Difficile annoiarsi, se si gode di buona salute. Pero' bisogna vedere se le danno la residenza: a me - che bramavo di tornare a casa dopo una vita passata altrove - l'hanno negata: qui vige l'obbligo di stare a casa 45 giorni in attesa dell'espletamento della pratica (a Milano di fa per appuntamento): se e' disposta a stare 45 giorni ai domiciliari "colpevole di voler venire a Trieste" andra' tutto bene.
Raffaello Moradei
Io sono nata e ho vissuto a Trieste fino al 1981.....sinceramente non ci tornerei! Cerchi un posto di mare con spiaggia o un bel lago...
Patrizia
Sì, perché in pochi km dal centro cittadino ha panorami e paesaggi naturali mozzafiato. Inoltre è una città piccola, a misura d'uomo e non le manca nulla in termini di attrattive culturali, sportive, sociali, assistenziali. L'aspetto negativo è la provincialità di alcune istituzioni cittadine, il traffico e la pulizia della città... ma chissà, forse si migliorerà? Ad ogni modo gli aspetti positivi sono sicuramente maggiori rispetto a quelli negativi.
Elia Macrì
Cara signora.Trieste piace tanto a tutti quelli che vengono a visitarla.Io ho vissuto 10 anni a Milano e mi son trovato molto bene, qui c e il mare il colle e il Carso e un clima decisamente migliore, cucina variegata molto buona.quindi conosco molto bene le due città .Finito il mio lavoro ho deciso di tornare a Trieste e ci sono rimasto!
Vito Digaeta
Assolutamente si ! Mare, montagna, storia, architettura, crocevia di culture ... magica la mia città !
Rosanna Marin
Cara Donatella, non so se sono la persona giusta per risponderti: infatti ci penso anch’io da 5-6 anni, e non riesco a decidere. Triestina, ma residente da 40 anni a Milano (con una piacevole parentesi comasca), ho sempre pendolato, e infatti ora ti sto scrivendo proprio da Trieste. Io penso che la scelta dipenda soprattutto dalle tue passioni e da ciò che desideri fare, una volta in pensione. Se ami la Natura, sicuramente è una opzione valida. Ma se hai bisogno, come me, di stimoli continui, allora è inevitabile che città come Milano offrano tanto di più. Concordo esattamente con quanto scritto dagli amici Condò e Rumiz. Negli anni ‘70 - e prima - la nostra città era ricca di fermenti e di larghi orizzonti, o almeno così ci sembrava. Andando in quegli anni a Milano per impegni di lavoro mi sentivo molto più ricca di cultura, interessi, visioni, rispetto ai miei interlocutori. E ad esempio in quell’epoca i laureati triestini erano molto apprezzati nelle aziende di eccellenza. In Lombardia allora i laureati erano percentualmente pochi, e sembrava che l’interesse prevalente fosse quello del denaro, non della cultura. Poi nei decenni successivi Milano ha avuto come una scossa magica ed è diventata una delle capitali del mondo, attrattiva per menti fervide e creative, prima di tutto nella moda, nel design e nella comunicazione. E Trieste? È sempre uguale, pur nella diversità del tempo che passa e pur nelle straordinarie intelligenze che sa esprimere. Il ritorno è sempre molto rassicurante, per me, perché la città mi sembra sempre la stessa, non muta mai, apparentemente. Potrei scrivere un libro su questo tema del “torno o non torno?” , perché per me è una scelta complessa e sfaccettata, e ci sto ragionando da anni, come ti ho detto. Sono anche andata a vedere appartamenti da acquistare, tanto per... ma ovviamente non me ne piaceva mai uno! C’è però in fondo al mio cuore un motivo molto valido per rientrare: il mare! Mi è sempre mancato, ogni giorno che ho trascorso in Lombardia. Ma basta, questo? Chissà se ho contribuito a schiariti un po’ le idee, anche se io sono più confusa che mai, sul tema. Un abbraccio virtuale!
Flora Palazzini
Trieste è città in cui si torna sempre volentieri, un posto “amiable” direbbero gli inglesi, in cui ritirarsi dai fragori del mondo. Culturalmente alquanto decaduta, checchè se ne dica: il confronto dovrebbe essere , per dire, Graz non Treviso......giusto per dire. Quando ci saranno anche i treni (decenti in termini di tempistiche) per Monaco, Zurigo, Vienna, Lubiana, Zagabria, Belgrado allora diventerà una città normale. La signora si tenga la casa a Milano, se ne compri una carina a Trieste e ci venga ogni tanto. Come faccio io
Nello Parisi
Cara Donatella, la capisco benissimo. Se dopo tanti anni ha ancora questo desiderio, perché non assecondarlo?
Elena P.
Tutto dipende dalle aspettative del singolo. Per quanto mi riguarda quando studiavo economia del turismo pensavo sempre di andarmene da qui perché si percepiva la sensazione che qui non succedesse mai nulla; ora che da anni ho la fortuna di lavorare per questo fantastico territorio e ho imparato a conoscerlo in maniera più profonda, non mi muoverei da qui per nulla al mondo. Certo, non si troverà il locale alla moda, ma se uno vuole vivere un luogo dove poter vivere serenamente il tempo libero, dove trovare un'offerta culturale che non ha nulla da invidiare a città più blasonate, dove in una giornata puoi andare a camminare in Carso, sorseggiare un caffè in un locale storico e andare al mare, dove tutto è a misura d'uomo, qualità che in questo periodo penso non ha prezzo... beh Trieste è la città ideale. Trieste è una città dove pur lavorando si può respirare l'aria vacanziera e può essere punto di partenza per scoprire storie, culture, popoli e ampliare i propri orizzonti. Certo, ogni tanto i triestini hanno quella "scontrosa grazia" e seppure molto estroversi risultano essere diffidenti... ma si impara ad apprezzare, comprendere e rispettare questo lato "selvatico"!
Paola De Cassan
Buongiorno, mi chiamo Marilena, sono nata a Trieste dove ho trascorso i miei primi 17 anni di vita. Ogni tanto torno a Trieste con mio marito e nostra figlia adolescente pur vivendo e lavorando a Firenze. Il consiglio che darei a Donatella è senza dubbio positivo. Trieste è rimasta una città spettacolare, dal grande fascino, elegante e portiva, con un'intensa vita culturale. Fiore all"occhiello i servizi, l'educazione e l'apertura mentale di una comunita' mitteleuropea.
Marilena Appiano
Si, perché è abbastanza grande per perderti ma non tanto grande da farti sentire persa. E poi c’e Il mare. Vieni dai.
Romano Scnabl
Sì, se ha buone gambe! Camminarci è un piacere, con il godimento di bellissimi scorci, proprio per la sua orografia. Salire e scendere: Salita Promontorio o via San Michele o via della Cattedrale, sono magiche. Consulti prima le sue ginocchia se non vuole essere vincolata ad autobus (buoni) e taxi.
Maria Sofia Perhauz
Veramente non ci sono particolari motivi, salvo la bellezza della posizione. Per il resto chi e` di Trieste puo` apprezzare per motivi particolari, specie sentimentali, qualche aspetto della vita in citta`. Ma per uno che non ha questi legami non ci sono motivi che non si possono riscontrare in molti altri posti.
Bruno Pamfili
Cara signora Donatella, Io sono originario di Pavia e vivo a Trieste ( anzi a Muggia ) ormai da quasi 5 anni. Le posso dire una cosa : non tornerei indietro neanche morto. Il clima è migliore, i servizi non mancano , i teatri sono tanti, la sanità è davvero efficiente ed eccellente , le persone ( nella maggior parte dei casi ) sono cordiali ed allegre . Vedrà: le basterà entrare in un bar a bere un caffè per essere coinvolta in una chiacchierata casuale tra barista ed altri avventori . Poi starà a lei se voler partecipare o meno . In definitiva: io amo Trieste e le consiglio di provare a viverla ed amarla . Non rimpiangerà Milano . Buona fortuna.
Francesco Gotti
Certo senza ombra di dubbio ho proprio un conoscente che si è trasferito da qualche anno proprio da Milano ed è pensionato
David Camerini
Qualita’ della vita tra le piu’ alte d’Italia. Farlo al piu’ presto
Luca Merlo
Trieste è una città da amare, c'è solo un problema per me , la difficoltà di trovare un posto auto che per me è indispensabile per potermi spostare secondo le mie abitudini , per tutto il resto: 30 e lode.
Stelio Ferrante
Siiiiiii
Daniela Stabile
Sono d'accordo con la signora, perché più o meno vivo lo stesso sentimento. Sono nato e risiedo a Cortina d'Ampezzo, paese che amo per la sua natura, le montagne, la storia, l'aria, i silenzi, un po' meno per la patina di cittadina snob e meta (ancora?) dei cosiddetti VIP, per le troppe seconde case, per le politiche comunali e regionali che l'hanno resa poco vivibile anche per gli stessi residenti. Ho studiato a Trieste, dove mi sono laureato nel 1985-86; con mia moglie, avendo là due piccoli nipoti e la loro famiglia, nel 2010 abbiamo acquistato un appartamentino, dove passiamo spesso giornate tranquille e serene, in qualsiasi stagione. Anche noi abbiamo pensato più volte di attendere la pensione e venire a stare, almeno 6 mesi l'anno, a Trieste: il clima, la natura, la gente, il dialetto, i prezzi sicuramente inferiori che in montagna ed i servizi ovviamente superiori, il Carso e il mare a portata di mano, la storia e la cultura, il buon cibo, un sacco di proposte culturali, i bellissimi dintorni da conoscere e visitare: non manca proprio niente! C'è da chi dalla città scappa in montagna: noi dalla montagna scapperemmo volentieri in città. Mancano ancora 4-5 anni alla pensione: se la salute ce lo consentirà, non è escluso che faremo come la signora. Trieste, anche se in certi angoli non è più la Trieste che ricordo con un po' di nostalgia a fine anni '70 (la Città Vecchia e Cavana, le osterie da Libero e Ai Maestri!) è una città sicuramente da amare, da respirare, da vivere-
Ernesto e Iside Majoni
Sono milanese ma vivo da oltre 40 anni a Trieste. La città è splendida sotto tutti gli aspetti. Ho tuttora qualche difficoltà a relazionarmi con la gente soprattutto per quanto riguarda le attività lavorative. Mi è rimasta nel cuore la nostalgia di Milano, anche se ultimamente faccio fatica a ritrovarmici.Sono divisa quindi tra le 2 città e onestamente non saprei cosa consigliare.
Anna Amadei
Assolutamente si
Emanuele Cristelli
Trieste è stata paragonata alla Florida italiana. Il clima è ottimo, ne tanto freddo ne tanto caldo e piove poco. A due passi dal centro abbiamo il mare e l'altipiano. Città abbastanza tranquilla dal punto di vista della criminalità, i triestini cordiali e simpatici, viva la e pò bon. Cosa volete di più ?
Nereo Svara
Nato e vissuto a Trieste fino alla laurea, nel '79, servizio militare a Roma, dall'81 mi sono stabilito a Novara dove vivo. Da 2 anni in pensione. Nostalgia di Trieste: si, per l'atmosfera cosmopolita, il mare, il carso, la vita più rilassata, l'offerta culturale, Il clima, sicuramente migliore di Novara, le Alpi a 2 ore d'auto, la cucina, incrocio tra Veneto, mittel Europa e Balcani. Contro: un po' sonnolenta (rispetto a Milano) in certi casi sembra "no se pol city", rapporti umani apparentemente facili ma superficiali. È decentrata rispetto al resto d'Italia con collegamenti molto carenti (almeno 2 ore in treno da Venezia, aeroporto con pochi voli), traffico abbastanza disordinato. Vorrei tornarci e poi ci ripenso.
Franco Marchini
Non ci abito, ma la conosco abbastanza bene. Sono d'accordo con Paolo Rumiz: seppur città di frontiera è arcitaliana. La città paga un provincialismo di marca veneta che mal ripaga la sua nobilissima storia. L'edilizia del secondo dopoguerra l'ha intasata di tanta modestissima edilizia con piani regolatori disattesi dalla fame di case a quei tempi. Insomma oggi la "scontrosa grazia" bisogna un po' cercarla.
Angelo D’Errico
Rispondo a Donatella, sono guido e sono nato a trieste il 1 settembre 1938 quindi ho presto 82 anni ho vissuto il periodo della guerra e poi con gli americani abbiamo incominciato di nuovo a vivere , si trieste tutto sommato e bella ha la sua identita' nei suoi palazzi, c'e' il mare con la sua meravigliosa Barcola, cuore dei triestini per fare il bagno e a 10 minuti di strada abbiamo il nostro meraviglioso carso quindi vivere quì e' bello .
Guido Grego
Lo hanno fatto anche i miei zii.. una volta chiuso il bar che avevano a Milano, si sono trasferiti qui a Trieste a godersi la meritata pensione.. motivo principale di questa scelta? il basso costo della vita rispetto al capoluogo lombardo
Gianluca Nicolini
La vera forza della città sta nella sua configurazione geografica: città di confini, di culture, religioni, un mix mitteleuropeo che fa bene, grazie anche al mare splendido, al rigenerante carso, e alle montagne vicine.
Nicolas Mario Murkovic
Premesso che non conosco le sue necessità né i suoi gusti, o i suoi affetti dove sono, se fa una passeggiata con gli occhi della turista per Milano, fra il quartiere Isola, piazza Gae Aulenti, la biblioteca degli alberi, e la casa della Memoria, poi un saltino in piazza Duomo magari passando per corso Como... a Trieste che abbiamo da offrire? Il tempio Mariano, l'ospedale di Cattinara o Rozzol Melara sono gli edifici moderni di cui Trieste può vantarsi...abbiamo un fiorire di rotatorie stradali... il mare ok, ma da pensionata potrebbe muoversi liberamente e spaziare dalla Liguria alla Toscana o alla Sardegna... e oltre.
Lorenzo Tommasoni
Non si puo vivere in qualsiasi atro posto che non sia Trieste questo è un consiglio di un vecchio e vero triestino che ha girato per lavoro il mondo ma quando si arriva a Trieste " te se verzi el cuor" Vuol vivere bene, anzi benissimo venga a vivere a Trieste e sarà felice di questa scelta. Arrivederci a Trieste.
Giuseppe Valle
Trieste… è facile innamorarsi, sembra quasi predisposta per farti perdere un po’ la testa anche Trieste ti conquista se arrivi dall’altipiano, ti rapisce se arrivi dal mare, dalla strada costiera. Trieste è bora, si Trieste è bora, quel vento che ti abbassa la temperatura in inverno, ti penetra, ti costringe all’equilibrio precario, al sorreggerti. Trieste è burbera anche, molte volte scontrosa e poco garbata nei suoi cittadini; a volte penso che ci abbiano confinati qui quasi fossimo un’enclave, una minoranza tanto dialettale quanto poco propensa all’idioma dantesco. Trieste è ricordi, è una città che vive di ricordi, commemori tanti quelli vorrebbero riportarla all’Austria Felix e celebri altrettanti che quel mito lo distruggono. Trieste è mare, con la spiaggia marciapiede di Barcola, con i “topolini”, con il litorale muggesano, con le ultime pietre sul mare della costiera e di Sistiana, prima delle sabbie e arene dei litorali isontini e friulani. Trieste è Carso, è terra di “osmice” dove si beve e si mangia, dal terrano, quelle uve refosco che qui mutano grazie alle acide terre rosse, al salume e alla verdura che inizia a sposare sempre di più le tendenze biologiche. Trieste è piazza Unità d’Italia, è ”piazza grande” per i più in là con gli anni, è cartolina da fotografare e recapitare, è molo Audace da camminare sino in cima, è voltarsi poi per vedere uno dei sinonimi più profondi di bellezza. Trieste è politica, spesso, ma non sempre, quella più becera è inconcludente, Trieste è spettatrice di ultras neri e rossi che ruttano sentenze, coinvolgendo morti e momenti che dovrebbero stare rinchiusi nei libri di storia e basta. Trieste è terra d’anziani e di bellezze, frutto dell’amalgama di razze e sangue, e risultato delle palestre e degli sport praticati pazientemente e con costanza. Trieste sta diventando, a poco a poco, anche amica dei pedali e delle ruote delle bici, anche se costretta in un territorio dove le pendenze ci sono anche laddove non pensavi. Trieste è religione, è culto, è rispetto. A Trieste puoi abbracciare fedi acatolliche meglio che in molte altre città Trieste è architettura, è il vecchio che impera, il moderno che avanza, il recupero gentile del vetusto. Trieste è quel posto dove no sai a chi inviare un CV se desideri lavorare, dove le industrie difettano, dove la multinazionale si ferma un po’ prima di oltrepassare il Timavo e si ripalesa oltre confine, in quella Slovenia che tanti figli ha dato alle nostre terre. Trieste è profumo, è odore, è occhi lustri quando la ripensi, è lacrime se sei costretto fuori, è voglia di calpestarla quando da troppo non la usi e frequenti, Trieste è soprattutto questa, è la mia città e, anche adesso che ne dipingo il quadro, mi emoziona, mi prende ed è sempre la meta finale dei miei viaggi. Benvenuta Donatella!
Alessandro Bertocchi
Trieste è la città da cui un giorno son partita più che volentieri, in cui torno volentieri, da cui riparto altrettanto volentieri, proprio sapendo di non dover restare e di poter ritornare. Son cambiata io, è cambiata e cambia la città. Le persone sono altre, cambiate anche loro, o rimaste le stesse. Tante non ci son più. E tanto e tanti riscopro. C’è una gran parte della mia vita e dei miei affetti che è stata ed è altrove. L’idea però che qualcosa possa impedirmi di poter tornarci mi ha procurato in questi ultimi mesi un senso di sgomento.
Chiara de Manzini Himmrich
Dipende da quanti anni hai Donatella.Se ami l'arte ,la cultura ,la scienza qua trovi il posto giusto non perche' ci sia tanto di tuttto questo,ma perche' qua' viene considerato un valore.E poi hai il mare e i monti a due passi.Per contro e una citta' piccola che si crede grande...
Bruno Brunci Marin
Sì, perché è mare e montagna allo stesso tempo. È città capoluogo di regione, con tutti i servizi e i comfort, ma al contempo è a misura d’uomo, la giri a piedi con facilità, la attraversi in un battibaleno. È tranquilla ma palpitante insieme. Palpita come un tramonto in riva al mare, come i colori del Carso in autunno, come la neve sulle cime dei monti in lontananza. È tutto e il contrario di tutto, o la ami o la odi, e se l’hai amata in gioventù, ai tempi dell’università, continuerai ad amarla avanti, ora più che mai, con la maturità e l’esperienza data dalla vita.
Lucrezia Vernia
Trieste è una città entusiasmante, a prima vista. Mare, Carso, cultura, un centro vivace dove è allegro girare. Sei in città, ed un attimo dopo nella natura più intima. E' così frastagliata la geografia della città che si stenta a trovare dei centri di aggregazione per la comunità aperti come probabilmente è stata l'Università per Donatella. Quindi sì, benvenuta a Trieste. Se cerchi un buon ritiro, lo hai trovato. Se cerchi una comunità, la troverai, ma dovrai dedicarci molto tempo e pazienza.
Dino Steccazzini
"Io questa domanda me la sono posta nel ‘90 prima di decidere di lasciare Portovenere dove abitavo già da 14 anni. La prima cosa che avevo considerato è stata il lato umano: ero molto legato ad una giovane triestina con cui passavo sia la stagione lavorativa che i periodi in cui non lavoravamo. Allora facevo lo skipper cioè il marinaio su imbarcazioni da diporto. Oltre alla mia compagna ero molto attratto dalla facilità di instaurare rapporti umani che si trova a Trieste; neanche paragonabile a quella che avevo trovata in Liguria. Dal punto di vista del lavoro mi ero reso perfettamente conto che non sarebbe stato facile per me trovarne in zona se ne avessi avuto bisogno: molte aziende chiudevano e poche nuove venivano ad insediarsi. Mi aveva attratto molto una caratteristica dei triestini: l’educazione ed il rispetto delle regole accompagnato anche da una gran voglia di divertirsi in compagnia. Ai tempi Trieste era in testa alle classifiche per numero di bar e osterie per abitante (senza contare le osmizze). Il clima di Trieste non mi era sembrato per niente ‘gravoso’: certo non paragonabile alla mitezza della riviera ligure; la Bora non mi spaventava anzi vi vedevo solo un’occasione in più per andare a fare una bella veleggiata in golfo. La vita culturale a Trieste l’ho trovata abbastanza vivace (teatri, caffè culturali, cineclub etc. senza contare che ci sono ben due università popolari o per la terza età). Il mare è molto godibile sia d’inverno lungo le rive sia d’estate con molta scelta e senza bisogno di automobile per raggiungere i lidi per fare il bagno. La montagna è anche questa raggiungibile con facilità sia in auto che in treno. Come assistenza sanitaria ho sempre trovato pronta ed adeguata risposta quando ho avuto problemi di salute. Giardini pubblici non abbondano ma in compenso il parco del castello di Miramare è sempre aperto e godibilissimo. Adesso sono in pensione da dieci anni e sono ben contento della mia scelta della città dove vivere".
Carlo Quattrociocchi
"Gentile Donatella, sono arrivata a Trieste nel '74, ero quindicenne ed ero nata in Argentina da emigranti triestini. E' stata dura,per la "chiusura" dei ragazzi di allora. Ora ho 61 anni, lavoro e continuo a pensare che è una città con della gente apparentemente socievole, ma è tutto superficiale, il clima del mio paese, dove le porte degli amici e vicini sono sempre aperte, non l'ho mai ritrovato in 50 anni. Lo ritrovo ancora quando vado in vacanza a Buenos Aires, nonostante sia una metropoli. Città a misura di anziano sì, poca criminalità, ma pochi stimoli. A meno che non ami il mare e ne senta assoluto bisogno, io credo che non sia una buona idea cambiare radicalmente vita da pensionata, qui comunque non credo sia il posto più amichevole al mondo, dove vige il "se vedemo", che poi capita raramente. Io da 5 anni mi sono trasferita in un piccolo comune del carso e sto benissimo, perchè faccio una vita più sana e ritirata, e la gente è un poco più amichevole. Auguri Donatella!"
Claudia Bognolo
"Trieste è una città ancora a misura d'uomo; in poco più di 15 minuti vai dal mare alla collina. Ci sono tante realtà di aggregazione, se uno vuole, come pure uno spazio adeguato dove stare in pace magari a leggere un libro".
Paola Fragiacomo
"No"
Bivic Sonja
"Io sono nata e cresciuta a Roma, mi sono trasferita a Trieste da 3 anni, pochi vero, ma so che qui voglio far crescere i miei figli e invecchiare.... se lei Donatella non ama le autovetture trieste è il posto adatto, camminando si va ovunque ... e tutto a passo d'uomo..... io sceglierei Trieste e i triestini un altro miliardo di volte. Viva Trieste.
Daniela Dall'armi
"Si, torni a Trieste senza pensarci. Anche io sono nata nel Veneto Orientale, mi sono laureata a Trieste e vivo a Milano. Ma dovessi scegliere un luogo per il ritiro non avrei dubbi. La qualità della vita non ha eguali".
Emanuela Del Puppo
"Certamente, rispetto a Milano c'è il mare, il Carso i monti a due passi. Pace e tranquillità e Cultura con la C maiuscola".
Roberto Gorella
"Se riuscirai ad andare in pensione, te lo auguro perché di questi tempi non si sa mai, scegliere e aver la fortuna di poterlo fare, per appendere " le scarpe al chiodo " una citta come Trieste, è una botta di c..o incredibile, mare, cultura secolare, tante etnie e religioni che ci convivono tranquillamente, qualità della vita decisamente al di sopra della maggior parte dell' Italia, sono nato in un paese straniero, ho girovagato per motivi di lavoro in vari paesi Europei, queste esperienze mi hanno fatto capire dove si vive bene, Trieste è una certezza, per quello che mi riguarda il mio futuro è li. In ogni caso ti auguro il meglio, e fidati Trieste lo è".
Beniamino Zenatti
"Credo che Trieste possa offrire il meglio di sé proprio a chi si accinge ad entrare nella fase della vita in cui si ha a disposizione più tempo libero e si desidera quindi impiegarlo bene. Mi spiego: vi sono tante città in Italia in cui poter coltivare con passione l'amore per la cultura e vi sono altrettanti luoghi in cui chi ama la natura trova il suo piccolo angolo di paradiso...ecco, Trieste è il connubio ideale per coloro che non vogliono fare delle rinunce, per chi desidera ancora trovare nuovi stimoli ma anche poter ritemprare il corpo e lo spirito passeggiando tra mare e Carso; e, cosa non trascurabile, poter far tutto ciò contando su una rete capillare di trasporto pubblico che permette di spostarsi praticamente ovunque, via terra o via mare, in brevissimo tempo. Sicuramente anche qui, come ovunque, non tutto è perfetto e forse proprio il fatto che questa città sia così unica e splendida fa sì che vi sia una certa pigrizia da parte dei triestini nell'aprirsi a nuove idee e opportunità in quanto paghi di ciò che già possiedono...tutto sta nel capire, come in un rapporto d'amore, se si è disposti ad accettare questo neo come una debolezza o se invece lo si considera un difetto che può portare alla rottura...buona scelta, cara Donatella!"
Marta Visintini
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