Donne, ecco come sono cambiati la moda e lo stile

Lo stile delle donne è cambiato molto nel corso degli ultimi cento anni. Oggi le donne portano di tutto, look che passano da quelli semplici ed eleganti a quelli più innovativi. Tra l'Ottocento e il...

Lo stile delle donne è cambiato molto nel corso degli ultimi cento anni. Oggi le donne portano di tutto, look che passano da quelli semplici ed eleganti a quelli più innovativi. Tra l'Ottocento e il Novecento la moda non cambia molto. La donna porta abiti lunghi, dai colori pallidi, che arrivano fino alle caviglie e vengono stretti in vita da una fascia per far risaltare il busto e conferire una linea a clessidra. Dal 1910 la moda femminile subisce un boom, i cambiamenti di stile assumono una rapidità che prima era sconosciuta, questo grazie al cinema, alla fotografia, ai giornali... La figura femminile viene cambiata, gli abiti diventano a vita alta e con colori vivaci; per ricamarli venivano usate: la seta, il velluto e il damasco. Nonostante tutto la lunghezza degli abiti rimane uguale a quella del 1900, ma con la prima guerra mondiale le cose cambiano e la gonna del vestito si accorcia al polpaccio e viene imbottita di tulle.

Negli anni Venti e Trenta l'Europa viene influenzata dal modo di vivere americano, specialmente quello di Hollywood: le donne cominciano a truccarsi, a fumare e a frequentare i locali notturni alla moda. La nuova figura femminile è quella magra, con abiti sempre più corti e tagliati di sbieco tanto da arrivare alla fine degli anni Venti con lo stile bebé: gonne al ginocchio e scarpe con il cinturino.

Nel 1930 le donne diventano più raffinate, iniziano a truccarsi in modo differente, a tingere i capelli e a portare tacchi alti, la vita torna al punto naturale, gli abiti toccano il ginocchio; d'inverno invece portano lunghi cappotti con colli di volpe. Negli anni '40, specialmente con l'inizio della seconda guerra mondiale, la moda femminile si semplifica - anche per la mancanza di tessuto - con gonne fino al ginocchio e spalle quadrate, dovute alle imbottiture. Con la fine della guerra, Dior creò una donna raffinata e romantica, spalle morbide, vita di vespa, fianchi tondi e gonne immense. Questi look venivano completati aggiungendo accessori, tra cui guanti, scarpe con il tacco e cappelli di varia foggia.

Nel 1950 in Europa si avvertì intensamente il fascino del modo di vita americano. In questo caso i protagonisti furono i teenagers che si distinsero dagli adulti anche per l'abbigliamento: blue-jeans, t-shirt, maglioni, giacche in pelle, look trasandato o sportivo e per gli uomini, brillantina in testa. Nello stesso periodo si sviluppò sempre di più la moda per il tempo libero, infatti sulle spiagge fece la sua prima comparsa il bikini.

I pantaloni continuavano ad avere grande successo e accanto a loro comparve anche la maglia, da sempre considerata materiale povero e popolare. A Parigi Coco Chanel ripropose i suoi mitici tailleurs, dalla giacca senza collo e dalla gonna semplice e diritta.

Negli anni Sessanta i giovani cominciarono a copiare il modo di vestire dei componenti delle loro gruppi musicali preferiti. In tutta Europa si ebbero diverse proposte di stile: a Londra gli abiti erano colorati e striminziti; in Inghilterra si portava la minigonna, una sottana o un tubino che scopriva abbondantemente le ginocchia e i collant colorati; la Francia invece fu l'unica a seguire la moda giovane, adottando gonne corte con stivaletti senza tacco, calzamaglie bianche, linee geometrizzate, e usando in modo massiccio i pantaloni.

Negli anni '70 nasceva il Flower power come reazione alla guerra del Vietnam. Gli hippy indossavano look un po' trasandati (per loro simbolo di libertà): camicioni larghi e lunghi, tuniche trasparenti, colori sgargianti, ed indumenti esotici.

Negli anni '80 invece in Europa emergeva lo stile classico contemporaneo, l'ideale di bellezza femminile si ispirò alla donna sportiva e snella. Dagli anni '80 ad oggi la moda non ha avuto grandi cambiamenti, ma grazie alla creatività degli stilisti il vecchio ci appare sotto un nuova luce anche grazie ai nuovi tessuti che la tecnologia ci regala.

Ultimamente tra i giovani si sta riproponendo la moda degli anni '70 e '80, a quanto pare i ragazzi preferiscono il vecchio stile a quello moderno e futuristico.

Andjela Tanasijevic

III C

Liceo artistico Nordio

Riproduzione riservata © Il Piccolo