
Anziana uccisa in casa con un taglio alla gola a Trieste, fermata una triestina: è la presunta assassina
È successo in via delle Beccherie, la vittima si chiamava Isabella Tregnaghi. A dare l'allarme è stata la figlia da remoto a Roma, che ha visto la mamma esanime collegandosi alle telecamere dell’appartamento
Una donna anziana è stata trovata morta in casa con un taglio alla gola.
È successo poco dopo le 13 di oggi, lunedì 31 marzo, a Trieste, in via delle Beccherie, nell’ex ghetto ebraico.
Si tratta di Isabella Tregnaghi: la vittima aveva 89 anni.

L’allarme dalla figlia da remoto
A dare l'allarme è stata la figlia che da remoto, attraverso il sistema del salvavita, ha visto la madre esanime e l'appartamento in condizioni anomale collegandosi alle telecamere installate nell'appartamento dell'anziana.
La figlia, che abita a Roma, ha chiamato subito i soccorsi e ha preso, insieme al marito, il primo volo utile per raggiungere Trieste.
Interrogata una triestina di 58 anni: fermo convalidato
I Carabinieri hanno fermato poco dopo una triestina di 58 anni: il fermo è avvenuto in via Bramante. La presunta assassina è stata portata in caserma e interrogata.
Per la la donna, P.E. le sue iniziali, è stato disposto il fermo per indiziato di delitto per il reato di omicidio volontario.
Questa la decisione presa al termine dell’interrogatorio, condotto dal Procuratore facenti funzioni della Procura della Repubblica di Trieste, Federico Frezza, e dei sostituti incaricati delle indagini, Ilaria Iozzi e Andrea La Ganga.
Dopo le formalità di rito, la donna è stata condotta presso la casa Circondariale di Trieste in attesa dell’udienza di convalida.
L’intervento
Sul posto, oltre ai Carabinieri, anche la Scientifica e i Vigili del fuoco. È intervenuto anche il 118 con un’ambulanza e un’automedica, anche se purtroppo all’arrivo dei sanitari non c’era più niente da fare: il corpo della donna era già esamine.
Tutto ha ben presto fatto pensare che la ferita alla gola fosse stata inferta da un’altra persona e che l’anziana fosse stata dunque uccisa.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trieste, oltre ad eseguire i rilievi del caso, hanno provveduto ad escutere vicini di casa e familiari, al fine di acquisire informazioni utili alle indagini.
L’arresto

L’intuito investigativo e la conoscenza del territorio dei militari dell’Arma, corroborato dal supporto delle telecamere interne all’abitazione, hanno permesso di identificare e rintracciare la donna che è stata arrestata, come ha specificato una nota dei Carabinieri diramata nel tardo pomeriggio.
La triestina sospettata è stata fermata in via Bramante, la strada che collega San Giusto con san Giacomo, mentre tentava di scappare in auto, una Fiat Panda di colore bianco.
Diverse auto civetta dei carabinieri hanno accerchiato la sua vettura mentre si è fermata al semaforo, in attesa che scattasse il verde.
I militari in borghese le hanno puntato le pistole e l’hanno costretta a scendere. Così riferiscono alcuni testimoni oculari. La donna non ha opposto resistenza.
Le foto




Riproduzione riservata © Il Piccolo