Donna aggredita da un pitbull, perde il dito

L’animale libero ha azzannato lei e il suo cane in via Natisone. I carabinieri cercano il proprietario

Per difendere il suo cane e sè stessa dall’aggressione di un pitbull, che girava libero fra via Natisone e via Isonzo, una giovane donna di Monfalcone ci ha rimesso una falange dell’indice della mano sinistra.

Il fatto è accaduto qualche giorno fa, ma è stato reso noto solo ieri. La donna ha infatti sporto denuncia ai carabinieri, che stanno indagando per risalire al proprietario del cane. Questo non è infatti un caso isolato. Diverse persone hanno visto cani liberi entrare e uscire dal centro sociale di via Natisone. L’aggressione è avvenuta mentre la donna stava portando a spasso il proprio cane, di piccola taglia, proprio nella zona di via Natisone. A un tratto ha visto avvicinarsi di corsa un pitbull, di colore nocciola chiaro, che abbaiava con fare aggressivo. La donna ha preso in braccio il suo cane, per diferderlo, e pochi attimi dopo il pitbull, alzandosi sulle zampe posteriori, iniziava a mordere lei e il suo cane. La donna ha cercato di difendersi come poteva, dando anche dei calci, finchè il pitbull ha mollato la presa e se n’è tornato nella direzione da cui era arrivato. Sporca di sangue come il suo cane, la donna ha subito controllato che l’animale non fosse ferito in maniera grave, accorgendosi invece che i danni maggiori li aveva subìti lei. Il suo indice della mano sinistra era infatti parzialmente staccato, al punto che una parte di esso era finita a terra.

Con una buona dose di sangue freddo ha raccolto parte del suo dito e si è diretta verso casa. Ha raggiunto poi il pronto soccorso dell’ospedale di San Poloto, dove i sanitari non hanno potuto “salvare” la falange in quanto danneggiata dal violento morso del pitbull.

Un episodio analogo era successo, sempre a questa donna, e nella stessa zona, più di un anno fa, ma in quell’occasione lei era riuscita a rifugiarsi nel ricreatorio, il cui personale ha denunciato spesso il problema di quei cani liberi e pericolosi. Un problema che risulta essere noto anche all’Ass. In seguito all’intervento al pronto soccorso, ora la donna deve sottoporsi a una lunga serie di medicazioni. Pur essendo disoccupata, e vivendo con la madre (anche lei senza lavoro) le tocca però pagare il ticket, altrimenti i sanitari non possono intervenire. Ha cercato aiuto negli uffici del sindaco e dagli assistenti sociali, ma tutti le hanno dato appuntamenti non immediati. Ora deve così medicarsi da sola.

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