Donazioni del 5 per mille, Burlo in vetta: premiati Comune ed enti per gli animali

All’ospedale infantile, scelto da 13 mila contribuenti, poco meno di 600 mila euro. Municipio e Università a quota 60 mila  

TRIESTE. Sensibili verso la sofferenza dei più piccoli e solidali con le loro famiglie. Ma anche vicini all’istituzione comunale e attenti alle condizioni degli animali. È la fotografia dei triestini scattata dal monitoraggio dell’Agenzia delle Entrate relativo al 5 per mille dell'Irpef che i contribuenti hanno deciso di destinare lo scorso anno alle realtà beneficiarie compilando la dichiarazione dei redditi relativi al 2018.

Sul podio alcune importanti conferme. Al primo posto nella classifica cittadina stilata in base a preferenze e contributi resta l’ospedale materno infantile Burlo Garofolo, che ottiene anche un super risultato a livello regionale: è infatti secondo, appena dopo il Cro di Aviano, scelto da 72.917 contribuenti per un totale di 3.089.624 euro. Al Burlo hanno deciso di destinare il loro 5 per mille 13.096 contribuenti per un importo che, inclusa come sempre la ripartizione in maniera proporzionale tra i beneficiari delle scelte generiche, risulta di 593.327 euro.

Tra le associazioni di volontariato svetta questa volta Abc Burlo, la onlus che offre un supporto fondamentale ai bimbi ricoverati nel reparto di Chirurgia del Burlo Garofolo e le loro famiglie. In 2.981 contribuenti hanno deciso di destinare a questa realtà il loro 5 per mille, che in totale ha raccolto 94.008 euro. La particolare sensibilità per i più piccoli, in questo caso affetti dai tumori infantili, emerge anche dai risultati ottenuti con la donazione fiscale all’Agmen, che così raccoglie 90.348 euro grazie alla destinazione di 2.997 contribuenti.

La Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin - che dal 1994 opera a sostegno di bambini feriti o colpiti da malattie non curabili nei Paesi di origine - ottiene contributi per un valore di 48.720 euro. Sono stati invece 44.806 euro i soldi destinati grazie alle scelte del 5 per mille all’associazione I Bambini del Danubio, volta a facilitare l’accesso alle cure mediche di bambini gravemente malati appartenenti alle famiglie disagiate dell’area danubiano-balcanica. In aiuto dei bimbi affetti da malattie rare e della onlus Azzurra che li supporta, sono arrivati 22.484 euro.

La maglia sempre più stretta dei contributi pubblici e la crescita esponenziale delle richieste d'aiuto da parte di chi è in difficoltà, rendono questo contributo sempre più prezioso per chi si dedica alle persone svantaggiate. Ecco allora l’importanza dei 36.950 euro destinati alla comunità di San Martino al Campo a premiare l’attività del gruppo di lavoro di don Mario Vatta, o i 35.741 euro destinati allo stesso modo all’associazione De Banfield.

Una vera pioggia di contributi va a realtà che si occupano di animali abbandonati. In primis a Il Gattile di Giorgio Cociani cui sono destinati 45.300 euro grazie alla scelta effettuata da 1.546 contribuenti. All’Astad il 5 per mille porta invece quest’anno 28.078 euro, frutto di 935 scelte.

Ma non solo associazioni di volontariato. A Trieste è diffusa anche l’abitudine di destinare il 5 per mille al Comune. Scelta compiuta, lo scorso anno, da 1.895 contribuenti, che fa affluire nelle casse municipali 60.125 euro. In 885 hanno scelto invece di sostenere in questo modo l’Università (55.898 euro), in 596 la Fondazione del Teatro Verdi per 25.188 euro e in 669 il Collegio del Mondo Unito 48.531 euro.

A livello nazionale continua a guidare la classifica degli enti impegnati nella ricerca sanitaria e scientifica l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (65.096.426 euro), mentre Emergency con 11.185.756 euro resta in vetta tra gli enti del volontariato, seguita quest’anno dalla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro con 11.121.612 euro. 
 

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