Donato un apparecchio ecografico alla Cardiologia del San Polo
Si tratta di un sistema Innosight messo a disposizione dall’associazione Cardioclub
MONFALCONE. Continuano le donazioni da parte di privati agli ospedali di Monfalcone e di Gorizia, rispettivamente il San Polo e il San Giovanni di Dio. L’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi) ringrazia, infatti, Alberto Brumat, presidente dell’associazione di volontariato “Cardioclub Monfalcone odv” per la donazione destinata alla struttura complessa di Cardiologia del presidio ospedaliero di Gorizia e Monfalcone, sede di Monfalcone.
«L’apparecchiatura donata - spiega l’Azienda sanitaria - è un sistema ecografico Innosight marca Philips, del valore di 11.900,00 euro, Iva esclusa che permetterà di modernizzare ulteriormente le dotazioni ospedaliere a favore della collettività».
Nei giorni scorsi, l’ospedale di Gorizia era stato interessato a un altra donazione. Rodolfo Petrovi scomparì da pochi mesi: lo scorso 20 aprile, per l’esattezza. In sua memoria, la famiglia ha voluto donare all’ospedale cittadino e, in particolare, all’ambulatorio di Terapia del Dolore, un nuovo apparecchio laser. Di 6.500 euro è il suo valore. A consegnare l’apparecchio ci hanno pensato la vedova di Rodolfo Petrovi, Maria Ottolina, e sua figlia Erica. L’équipe ha già cominciato ad utilizzarlo. «Siamo grati di poter migliorare sempre di più le nostre dotazioni terapeutiche, quasi tutte frutto di donazioni avvenute negli anni, che sostengono e premiano il grande lavoro che si sta facendo a Gorizia, consentendoci un approccio terapeutico per ogni tipologia di dolore - commenta il referente dell’ambulatorio, Corrado Thomann -. Anche se le crescenti richieste e le necessità del territorio stanno ponendo a dura prova la nostra équipe medico-infermieristica, soprattutto dal punto di vista delle liste di attesa e della congestione dell’attività, non si può che proseguire con entusiasmo cercando di ricambiare al meglio la generosità di famiglie come quella di Rodolfo Petrovi, che con enorme generosità, ha voluto sostenere e credere che il trattamento del dolore sia un modo fondamentale e imprescindibile di prendersi cura di qualsiasi paziente».
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