Don Bertogna: «La disperazione e il bisogno stravolgono le persone»

«La fame spesso suggerisce soluzioni a cui in condizioni normali non si penserebbe mai». Don Diego Bertogna, parroco di Sant'Anna a Gorizia, è da sempre tra i più attivi e vicini alle persone in difficoltà. Ecco allora che ora commenta con inevitabile amarezza la notizia del tentato furto al centro rifiuti. Don Diego non vuole ovviamente minimizzare o giustificare il fatto, ma riflette sulle circostanze che hanno presumibilmente guidato la mano del ladro. «La fame, le necessità di chi vive in estrema povertà e in emarginazione suggeriscono spesso una vastissima gamma di possibilità, anche evidentemente delittuose - dice il parroco di Sant'Anna -, e tra queste anche il rubare per tentare magari di rivendere qualche oggetto vecchio e gettato da altri, per farci qualche soldo». È dunque giusto condannare chi non ha altra scelta rispetto al furto? «Ho sentito pochi giorni fa che la Corte di cassazione ha stabilito che rubare per fame, in condizioni di indigenza, non può rappresentare un reato - dice don Diego -. Ed è in fondo quello che la Chiesa sostiene da secoli. Certo ora non possiamo esprimerci con precisione su quanto è successo al centro raccolta di via Gregorcic, ed è chiaro che se uno agisce per pura fame probabilmente commetterà un furto in un supermercato piuttosto che in una discarica. Ma, ripeto, la disperazione e il bisogno stravolgono le persone e le portano a compiere delle scelte altrimenti incomprensibili. Bisognerebbe cercare di sostenere e indirizzare meglio questi soggetti, per quanto difficile». Don Diego, ad esempio, riflette sul fatto che, quotidianamente, alla mensa dei frati Cappuccini le persone in difficoltà economica possono trovare un pasto caldo e abbondante. Ma che molti, forse, non sono nemmeno a conoscenza di questa possibilità. «Poi una cosa che mi amareggia molto è quando chi viene a chiederci aiuto, in parrocchia, non crede al fatto che non ci sono risorse per tutti - spiega don Bertogna -. Invece è così. Noi aiutiamo tutti quelli che si rivolgono a noi, goriziani o stranieri, paghiamo bollette e affitti, ma le nostre possibilità non sono enormi. E le richieste di aiuto sono invece in costante aumento». (m.b.)
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