Domiziana Avanzini, triestina d'adozione, nominata Cavaliere: una vita spesa per l'Avo

Romana di nascita,48 anni, a Trieste si è fatta riconoscere nell'Associazione Volontari Ospedalieri che presta assistenza ai malati ricoverati al Maggiore e a Cattinara. Oggi è stata premiata con l'onorificenza del Presidente della Repubblica
Domiziana Avanzini nella foto tratta dal suo profilo Facebook
Domiziana Avanzini nella foto tratta dal suo profilo Facebook

TRIESTE C'è anche una triestina d'adozione, Domiziana Avanzini, 48 anni, tra le 36 persone (più della metà donne) che sono state premiate con l'onorificenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver speso le loro vite per la solidarietà, il volontariato, l’inclusione sociale, la cooperazione internazionale, la promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute.

Romana di nascita, Domiziana Avanzini è stata nominata oggi, martedì 29 dicembre, «Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per la sua preziosa opera di assistenza e supporto ai malati nelle strutture ospedaliere».

Da destra, in una foto d'archivio del 2010, Domiziana Avanzini (presidente Avo - Associazione Volontari Ospedalieri), assieme nell'ordine a Toigo, Lidia Mullich, Vidmar e Nadia Bossi
Da destra, in una foto d'archivio del 2010, Domiziana Avanzini (presidente Avo - Associazione Volontari Ospedalieri), assieme nell'ordine a Toigo, Lidia Mullich, Vidmar e Nadia Bossi

Romana di nascita, Avanzini si trasferisce a Trieste per studiare all’Università lettere moderne e dopo la laurea si occupa di progetti socioculturali, artistici, cooperativistici. Nel 2000, coinvolta da una amica, si avvicina all’Avo - Associazione Volontari Ospedalieri - e comincia a prestare servizio volontario presso il reparto di Ortopedia. Negli anni è diventata dapprima responsabile dei volontari nel reparto Ortopedia e, successivamente, nel marzo 2009, è stata eletta Presidente della rappresentanza dell’Avo triestina.

Fondata nel 1979, la Avo di Trieste è stata una delle prime associazioni di volontari ospedalieri in Italia . Oggi conta più di 150 soci e volontari che, dopo un periodo di formazione teorica e pratica, prestano assistenza ai degenti, soprattutto nelle ore dei pasti, nei reparti dell’Ospedale Maggiore e di Cattinara al fine di contribuire a «umanizzare» l’ambiente ospedaliero.

In tutto il Capo dello Stato ha individuato 21 donne e 15 uomini, tra cui tre sacerdoti, come esempi di impegno civile, dedizione al bene comune e testimonianza dei valori repubblicani.

Riproduzione riservata © Il Piccolo