Domande Isee taroccate: denunciati 50 “furbetti”

Il Comune segnala alla Procura le dichiarazioni irregolari per avere i sussidi
Ancora problemi nella compilazione dei nuovi Isee
Ancora problemi nella compilazione dei nuovi Isee

Truccavano le loro dichiarazioni Isee per aver accesso ad agevolazioni comunali come il contributo taglia-affitti, i sussidi per chi è in stato di necessità, gli esoneri per la mensa, le spese funebri a carico del Comune e contributi sociali di vario tipo.

L’assessore comunale al Welfare Silvana Romano li chiama espressamente “furbetti” o anche “smemorati” perché dimenticavano, molte volte deliberatamente, di dichiarare tutti i soldi in loro possesso e le proprietà. Ad oggi si sono presentati una cinquantina di casi, per i quali il Comune è ricorso alla Procura della Repubblica. Un’azione che nasce dalla necessità di fare giustizia sociale: rilevando che qualcuno ha avuto accesso a un beneficio attraverso una dichiarazione irregolare, si consente l’accesso ai sussidi ad un’altra persona che la merita davvero.

La coda dei 150mila per Isee e superticket
Il calcolo dell'Isee

Ecco perché l’assessore Romano, auspicando che vengano assunti tutti i provvedimenti necessari per evitare disagi a tutti quei cittadini che devono presentare l’Isee per accedere a contributi o servizi, non contesta la necessita di riformare tale strumento. «In passato - dichiara - ci sono stati parecchi furbetti che presentavano Isee non veritieri e grazie alle indagini a campione effettuate dalla Guardia di finanza cui fornivamo tutti i dati, diversi sono stati denunciati e sono finiti in tribunale. C’è stata gente che ha cercato di “nascondere” depositi e altri fondi per accedere a servizi con agevolazioni o a contributi e, come detto, sono stati denunciati alla Procura. Oggi, con il nuovo Isee, questo sarà decisamente più difficile. È necessario però - rileva l’assessore - che si cerchi di semplificare le procedure evitando che la riforma, paradossalmente, penalizzi proprio i cittadini più deboli».

Meccanismi farraginosi

Ma l’assessore punta il dito anche su un’altra questione: sull’estrema farraginosità del sistema del nuovi Isee, l’Indicatore della situazione economica equivalente. «Siamo stati i primi a denunciare i grossi problemi che i tempi strettissimi dell’entrata in vigore del nuovo Isee sta provocando e aspettiamo di vedere i termini della proroga annunciata dalla Regione perché temiamo non sia sufficiente per garantire l’accesso ad alcuni importanti contributi come quelli per l’abbattimento degli affitti».

È caos sul nuovo Isee: la protesta delle famiglie
Bambini all'asilo

È forte la preoccupazione dell’assessore Silvana Romano per i disagi che la riforma dell’Isee sta provocando ai cittadini. Come si ricorderà, già un mese fa il Comune di Gorizia fu costretto a rinviare l’assunzione trimestrale di tre necrofori e a gestire, nel frattempo, il servizio con provvedimenti provvisori, perché i Caf erano intasati. Solo grazie alla disponibilità della Cisl è stato successivamente risolto, seppure in parte, il problema. «Abbiamo cercato ogni escamotage per evitare disagi alle persone - rimarca la Romano - e, a questo proposito, viene garantito il servizio alle persone non autosufficienti e ad altre fasce della popolazione particolarmente in difficoltà ma ci sono situazioni in cui ben poco possiamo fare. E c’è un grosso rischio, in prospettiva, per la concessione di alcuni fondamentali contributi».

I fondi taglia-affitti

A questo proposito, l’assessore cita i fondi per l’abbattimento degli affitti al quale si rivolgono, annualmente, oltre 400 famiglie per circa mezzo milione di euro. «Cercheremo di capire lunedì (domani, ndr) se la proroga annunciata dalla Regione vale anche per i contributi futuri, per i quali è indispensabile l’Isee aggiornato - rimarca l’assessore - perché, in caso contrario almeno la metà delle persone richiedenti rimarrà esclusa perché non sarà in grado di presentare l’Isee nei tempi previsti».

Il Comune di Gorizia vuole vederci chiaro. E approfondire i termini della proroga concessa dalla Regione che dovrebbe consentire di far respirare più di 150mila persone in tutto il Friuli Venezia Giulia.

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