Dolegna del Collio, accoltellato dal vicino di casa a Mernico

Grave il consigliere comunale di Dolegna Loris Laurencig. Dopo la fuga l’aggressore bastona il cognato e si barrica in casa

DOLEGNA . Una coltellata improvvisa al collo e un’altra al ventre. La corsa disperata in macchina verso il distretto sanitario di Cormons, prima, e il trasferimento in ambulanza all’ospedale di Udine poi. Il ferito è il quarantacinquenne consigliere comunale di Dolegna del Collio Loris Laurencig. Le condizioni dell’uomo sono apparse subito gravi e per gran parte del pomeriggio si è temuto per la sua stessa vita. Anche se i medici non hanno ancora sciolto la prognosi, in serata, dal Santa Maria della Misericordia sono, tuttavia, arrivate notizie non ufficiali rassicuranti.



L’episodio è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri a Dolegna del Collio nella frazione di Mernico. L’aggressore è il sessantenne Giancarlo Ciotti che, dopo aver sferrato le due coltellate, prima di barricarsi nella propria abitazione, si è diretto verso Gagliano di Cividale. Lì ha raggiunto la casa della sorella dove ha preso a bastonate il cognato.


In un primo momento si era ipotizzato che a scatenare la violenza, fossero stati dissapori personali legati ai non buoni rapporti di vicinato, ma da quanto è poi emerso, l’uomo ha colpito Laurencig per dare sfogo alle proprie frustrazioni personali. Nei giorni scorsi Ciotti era stato in municipio lamentandosi con il sindaco di Dolegna del Collio, Diego Bernardis, d’essere stato abbandonato da tutti. Laurencig potrebbe dunque essere diventato bersaglio di Ciotti per il ruolo che ricopre in consiglio comunale, mentre il cognato per avergli, presumibilmente, “portato via la sorella”.

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Tutto si è consumato in pochi istanti attorno alle 15.30. Tornato a casa, Laurencig ha trovato il suo aggressore che lo attendeva a una quindicina di metri dal veicolo. Una volta sceso dalla macchina, il consigliere comunale è stato assalito prima verbalmente, poi fisicamente. Ciotti lo ha incolpato per le sue disgrazie, ha detto che non aveva fatto nulla per aiutarlo e, senza ulteriori indugi, ha estratto un coltello e lo ha colpito al collo e all’addome.
Laurencic è riuscito a scappare in casa dove, in quel momento, si trovavano il padre e il fratello. Proprio quest’ultimo lo ha caricato in macchina e lo ha portato di corsa al distretto sanitario di Cormons. Qui, dopo le prime cure, il quarantacinquenne - che è rimasto sempre vigile e cosciente -, è stato trasferito in ambulanza all’ospedale di Udine.

Ciotti, invece si è dato alla fuga e, nella sua follia, ha raggiunto Gagliano. Qui, a casa della sorella, ha trovato il cognato e, a quanto pare, lo avrebbe colpito con un bastone per le tende trovato nelle vicinanze.



Sulle sue tracce si sono messi i carabinieri della stazione di Dolegna del Collio e i colleghi della Compagnia di Gradisca d’Isonzo. Il sessantenne è però riuscito a rientrare a Mernico dove si è asserragliato nella propria abitazione di località Bregh, in cima a una collina a poche decine di metri dal confine con la Slovenia.

Giubbetti anti proiettile indosso, i carabinieri hanno circondato l’edificio e hanno stabilito un contatto verbale con l’uomo, ma non sono riusciti a convincerlo ad uscire. Ne è nata una lunga fase di stallo. Ciotti non si è arreso neppure di fronte alle minacce di irruzione. Alle 19.30 è quindi arrivato un negoziatore da Udine. E poco dopo le 20 i carabinieri hanno cominciato a prepararsi per entrare nella casa. L’irruzione è avvenuta con l’ausilio dei vigili del fuoco poco prima delle 21.30. Dopo aver verificato che non ci fossero fughe di gas che potevano risultare pericolose, i militari, che avevano circondato l’abitazione, sono entrati all’interno e hanno trovato l’uomo in camera da letto. Era sdraiato sotto le coperte e non ha opposto resistenza.

 

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