Dodicenne stuprata, maxi pena al branco

Quattordici anni e mezzo di carcere per due stranieri che avevano abusato di una minore a San Giusto e al giardino pubblico
Foto BRUNI 24.10.2018 Scaloni d'epoca triestini:Scala dei Giganti
Foto BRUNI 24.10.2018 Scaloni d'epoca triestini:Scala dei Giganti

Violenza sulle donne, Trieste prima per denunce

TRIESTE Alla fine il conto della giustizia è arrivato. E piuttosto pesante. Maxi condanna per due giovani accusati di aver stuprato l’anno scorso una dodicenne. Sono l’afghano Zerani Muhibullah, 22 anni, e il pakistano Hussain Arif, 24. Zerani Muhibullah, difeso dall’avvocato Caterina Bove, si è preso 7 anni di carcere. Hussain Arif, tutelato dall’avvocato Matteo Belli, 7 anni e 6 mesi. Entrambi sono detenuti a Pordenone. La sentenza è stata stabilita dal collegio penale presieduto dal giudice Filippo Gulotta. I legali intendono fare appello.

Due gli episodi nel fascicolo del pm Federico Frezza: uno a San Giusto e l’altro, a distanza di alcuni giorni, nel giardino pubblico di via Giulia, dove si sarebbe verificato un abuso di gruppo.

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Silvano Trieste 11/04/2017 La Scala dei Giganti


La magistratura aveva invece archiviato la posizione del diciannovenne pachistano Khan Zubair che in un primo momento era stato coinvolto nell’inchiesta per la violenza in giardino pubblico, ma la descrizione fisica resa dalla vittima non corrispondeva con la persona identificata dalle forze dell’ordine.

L’adolescente, supportata dagli psicologi, ha comunque dovuto ripercorrere in un’aula di tribunale tutti quei terribili momenti.

Il primo episodio risale alla sera del 27 maggio. La minore, ritenuta una ragazza difficile, si allontana con un’amica dalla comunità di accoglienza alla quale era stata affidata. Sono circa le undici di sera quando le due giovani si imbattono nei due stranieri. Attirano l’attenzione delle ragazzine in piazza Goldoni, fischiando. Loro si fermano per fare conoscenza. Trascorre qualche minuto e la dodicenne, quella che di lì a poco sarà abusata, entra nel vicino Mc Donald’s assieme a uno dei due migranti: è il ventiduenne Zerani Muhibullah. I due escono dal locale con un “milkshake” in mano e si dirigono verso San Giusto percorrendo la Scala dei Giganti. Una scena ripresa dalle immagini delle telecamere esterne del fast food. Non appena la coppia raggiunge la fontana di Montuzza, l’afghano inizia a baciare la dodicenne. A un certo punto l’afferra, la spinge a terra e le slaccia i pantaloni. La minore urla ma nessuno sente. Un abuso che causerà un’emorragia alla ragazzina. Uno stupro scoperto grazie ai racconti della stessa adolescente: quando rientra nella comunità di accoglienza, riferisce tutto a un’educatrice. I medici del Burlo accertano l’abuso.



Un paio di settimane dopo, nel giardino di via Giulia, un altro abuso. E sempre sulla stessa minore, ancora di sera tardi. Stavolta partecipano quattro o cinque stranieri. A turno. Gli investigatori sono risaliti solo al pakistano Hussain Arif. Gli altri non sono mai stati identificati. Dagli interrogatori sembra che la ragazzina, in quel caso, fosse consenziente: ma trattandosi di una minore l’incriminazione è scattata comunque. La famiglia della vittima, tutelata dall’avvocato Renzo Pecorella, si è costituita parte civile. —


 

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