Divorati dalle slot 5,6 milioni all’anno a Gorizia, ma spariranno 9 macchinette su dieci

Le conseguenze della “stretta” di Regione e Comune. Oggi in Consiglio la mozione Tomasella sull’applicativo Smart
Bumbaca Gorizia 20.02.2014 Sala Slot - Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20.02.2014 Sala Slot - Foto Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. In un anno, soltanto nella città di Gorizia, le giocate complessive nei 263 apparecchi Vlt sono pari a 25,86 milioni di euro, di cui andati persi ben 5,58. Numeri enormi che evidenziano come la ludopatia sia una piaga autentica, non dimenticando che a pochi passi c’è la “piccola Las Vegas” con innumerevoli casinò.

Il tema sarà affrontato oggi, con inizio alle 17, in Consiglio comunale. È prevista infatti la discussione della mozione del consigliere comunale leghista Andrea Tomasella, intitolata “Gioco d’azzardo sotto controllo sul territorio comunale”, condivisa con il sindaco Ziberna e firmata da diversi consiglieri di maggioranza e opposizione. Una premessa, intanto. Entro agosto 2020, grazie alla legge regionale, ci sarà una riduzione, stimata attorno al 90%, della presenza di macchinette nei bar e nei tabacchini della città. Una mannaia.

Ma c’è un elemento in più. Tramite la mozione, si impegna il sindaco e la giunta ad aderire all’innovativa applicazione “Smart” (Statistiche, monitoraggio e analisi della raccolta territoriale del gioco fisico) recentemente rilasciata dall’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli di Stato.

«Dopo aver lavorato affinché fossero stabiliti gli orari di apertura per macchinette e slot sul territorio comunale, che diverranno effettivi con la prossima approvazione del nuovo Regolamento della Polizia locale, e aver spinto per l’individuazione dei punti sensibili (chiese, bancomat, centri di aggregazione giovanile, scuole, case di riposo ecc.) entro cui nel raggio di 500 metri non possono più essere installate nuove macchinette, ho ritenuto - spiega Tomasella - che l’adesione da parte del Comune all’applicazione “Smart” potrà essere un valore aggiunto al fine di contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, tutelando le fasce più a rischio della popolazione residente».

L’adesione all’applicazione è completamente gratuita e consentirà al Comune di entrare in possesso di svariati dati: per esempio, sapere se qualche macchinetta è accesa o utilizzata anche al di fuori dell’orario consentito, oltreché conoscere i volumi di gioco, come quelli delle vincite e delle perdite. Un’ulteriore funzione consentirà la visualizzazione delle mappe in cui sono evidenziati i punti sensibili, in modo da tracciare le attività già presenti e quelle che richiedono un’autorizzazione ad esercitare, in relazione alle distanze dai luoghi sensibili.

Le mappe indicheranno scuole, ospedali e luoghi di culto, oltre ai luoghi privati attivi come esercizi che ospitano Awp, sale Vlt, sale scommesse, sale Bingo, etc. Inoltre, in futuro, se la legislazione nazionale andrà in tal senso, sarà anche possibile controllare le macchinette da remoto, ad esempio per accenderle o spegnerle.

«Ringrazio il sindaco che ha sempre dimostrato grande sensibilità riguardo all’azzardopatia: una piaga che ha gravi ricadute sul nostro tessuto sociale ed economico cittadino, con diverse persone cadute in disgrazia con queste macchinette, senza considerare i 5,6 milioni di euro bruciati annualmente in perdite soltanto sul nostro territorio comunale e che invece potrebbero essere spesi per migliorare la qualità di vita dei cittadini, anche investendoli in attività economiche cittadine dedicate». 

 

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