Divieti temporanei di sosta, a Trieste multe a quota 350mila euro

La sbadataggine, la speranza di farla franca, o il più delle volte l’inconsapevolezza - quando si lascia l’auto in un posto di solito regolare ma che è appena diventato o sta per diventare temporaneamente vietato causa scavi urgenti - valgono un tesoretto. Siamo nell’ordine dei 350mila euro in meno di due anni - tra gennaio 2011 e settembre 2012 - di cui 150mila nelle casse del Comune e il resto sul conto della concessionaria delle rimozioni.
Ad alimentare tale tesoretto, sotto forma di multe (2.549 da 39 euro ciascuna) e rimozioni (1.672 da 150 euro di media “empirica”, dipende dal chilometraggio (si consulti in proposito la pagina web www.retecivica.trieste.it/procedimenti/allegati/67_Tariffe%20Rimozioni.pdf), sono proprio le tasche dei “trasgressori”. Tra i quali, qui, pullulano però anche gli automobilisti che hanno parcheggiato prima che sul posto fossero sistemati - dalle squadre che lavorano per il Comune, da un’impresa autorizzata, piuttosto che dai tecnici AcegasAps - i cartelli di divieto temporaneo. La legge, o meglio il Codice della strada, dice che quei cartelli basta metterli con 48 ore d’anticipo. E pazienza se qualcuno ha mollato lì la macchina altre 24 ore prima, ad esempio, e quando torna a riprendersela non la trova più. Il che può succedere, in particolare, tra il venerdì e il lunedì, tanto per restare sul facile.
La legge, come si suol dire, non ammette ignoranza. Ma chi la legge la applica dovrebbe spendersi di più, per prevenire il più possibile tale ignoranza, visti peraltro i tempi di crisi che corrono. Tempi in cui 200 euro in meno, tra multa e recupero del mezzo nel deposito sotto Valmaura, si sentono eccome. È questo lo spirito della mozione urgente depositata in Consiglio comunale dal vicecapogruppo del Pdl Claudio Giacomelli, tesa a impegnare sindaco e giunta «a far apporre i cartelli di divieto di sosta provvisoria con almeno 14 giorni di anticipo», oltre che «a inviare mensilmente ai media locali l’elenco dei divieti temporanei che saranno apposti sulle vie della città nel mese in corso», «a pubblicare tale elenco sul sito internet del Comune con link dalla home page» e «a fare affiggere sui portoni delle case dei quartieri coinvolti da simili divieti, similmente a quanto già avviene ad esempio per la Fiera di San Nicolò in Viale XX Settembre, avviso dei futuri divieti di sosta temporanea nelle vie limitrofe».
La mozione di Giacomelli prende spunto dai dati fornitigli di recente dal vicesindaco con delega alla Polizia locale Fabiana Martini, in risposta a una sua domanda d’attualità in Consiglio comunale. Dati significativi. In tutto il 2011 le multe da 39 euro per divieto di sosta temporaneo causa lavori urgenti sono state 1.664, per complessivi 64.896 euro accertati. Da gennaio di quest’anno al settembre scorso se ne sono aggiunte 885, per 34.515. Fanno quindi 2.549 sanzioni per 100mila euro circa. Nel 2011 si sono contate 1.044 rimozioni, nei primi nove mesi del 2012 altre 628. Totale: 1.672. «Ho calcolato una media di 150 euro a seconda delle zone della città in cui è stata effettuata la rimozione - spiega Giacomelli - e vengono fuori 250mila euro circa». Cifra che per il 21% - così prevede il canone di concessione, come precisa la Martini - viene girata da Autronica al Municipio. Da qui il tesoretto comunale di presunti 150mila euro.
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