Divano in fiamme, muore intossicato a Grado
Enzo Smareglia, 59 anni, è morto ieri pomeriggio a causa delle inalazioni di fumo causato dall’incendio scoppiato nel soggiorno del suo appartamento, probabilmente a causa di un mozzicone di sigaretta acceso che lo stesso ha lasciato cadere sul divano dove si era addormentato.
E’ accaduto in un appartamento al terzo piano di una palazzina della centralissima via Caprin, quasi dinnanzi all’ufficio postale, sopra una pizzeria che in questo periodo è chiusa. Appartamento dove Smareglia viveva da solo.
Gli unici testimoni ad aver sentito e capito quanto stava accadendo sono alcuni coinquilini (oltre a Smareglia, d’inverno nella palazzina vi abitano solamente altre due famiglie) che hanno dapprima – verso le 17.30 - sentito odore di bruciato e più tardi anche dei rumori di qualcosa che stava o scoppiando o cadendo.
Un giovane che abita nello stabile è anche salito al piano superiore per vedere cosa stesse succedendo ma il fumo e il bagliore delle fiamme che si vedevano attraverso gli spiragli della porta d’ingresso dell’appartamento gli hanno impedito di avvicinarsi.
I vigili del fuoco sono accorsi in velocità a Grado, ma hanno dovuto farlo partendo da Monfalcone e da Gorizia. Sul posto sono giunte due autobotti e l’autoscala. Utilizzando questa i vigili del fuoco sono riusciti a entrare nell’appartamento dopo aver spaccato la porta finestra del terrazzo.
Sono entrati, hanno spento le fiamme ed hanno fatto la triste scoperta dell’uomo ormai privo di vita. Ad intervenire sono stati ovviamente anche i sanitari della Sogit ma per Enzo Smareglia non c’è stato nulla da fare. Le cause, come detto, sono quelle del mozzicone di sigaretta acceso che ha incendiato il divano e poi il resto del soggiorno che è andato letteralmente distrutto. Il fumo ha in ogni caso annerito anche il resto dell’appartamento.
L’uomo si è forse accorto di quanto stava accadendo quando il fumo aveva ormai già intasato i suoi polmoni. O forse non si è accorto assolutamente di nulla. Sul posto per gli accertamenti i carabinieri con il comandante della sede vacante di Grado, Pierluigi Bottoni. Per l’ordine pubblico sono invece intervenuti i vigili urbani che hanno dovuto impedire il passaggio di tante persone nel tratto di via Caprin dal viale Europa Unita a via Morosini.
Il fatto è avvenuto, infatti, in pieno centro, a due passi dal viale principale, quindi in zona molto frequentata. Sul posto, dove c’erano i mezzi dei vigili del fuoco, l’ambulanza e la macchina dei vigili urbani, si è così radunato un bel gruppo di curiosi che hanno cercato di capire quanto fosse accaduto e che purtroppo, quando hanno visto uno dei sanitari prendere un telo bianco e salire all’interno della piccola palazzina, hanno capito che in realtà l’incendio si era trasformato in tragedia.
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