Ditte esterne in Fincantieri a Monfalcone: ingressi scaglionati, in mensa tavoli da due

A Panzano si è arrivati a mille persone, ma dal 4 maggio ce ne saranno 1.800 con gli operai dell’indotto. Il nodo trasporti
Bonaventura Monfalcone-27.04.2020 Entrata Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-27.04.2020 Entrata Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Aumentano le presenze nel cantiere di Panano, scatta la seconda settimana e si passa da 700 circa a quasi mille persone. E inizia il conto alla rovescia per il graduale rientro anche dell’indotto. Se tutto procederà nel migliore dei modi, dal 4 maggio varcheranno i cancelli dello stabilimento di Fincantieri in 1.800 con la prima tranche di operai delle ditte dell’indotto.

Riaprono i cancelli di Fincantieri a Monfalcone


La prima settimana si è chiusa in maniera tranquilla, è filato tutto liscio. «Non poteva essere diversamente – conferma Andrea Holjar, Rsu Uilm – 700 persone dentro quel cantiere con chilometri a disposizione si perdevano, lo stabilimento è ancora vuoto». Nessun problema nelle varie officine e i posti di lavorazione, tutti con la mascherina e grande distanziamento. E non ci sono state nemmeno situazioni critiche per quanto riguarda i luoghi comuni. «La mensa con due turni da 350 persone ha lavorato in maniera ridotta – conclude Holjar – e poi l’azienda ha organizzato bene la distribuzione dei posti. In due su un tavolo da sei, il distanziamento è stato rispettato. Qualche problema si è verificato solo negli spogliatoi, ma con la mascherina è stata garantita la sicurezza».

Mensa di Fincantieri a Monfalcone aperta all’indotto, gli spogliatoi no
Bonaventura Monfalcone-20.04.2020 Riapertura-Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura


Una pressione molto bassa con 700 lavoratori, una parte che è entrata alle 6 fino alle 13.30 e l’altra che fa il turno dalle 13.30 fino alle 21. Da ieri si è iniziato a spingere un po’ di più sull’acceleratore, si è aumentato del 5% le presenze, mille rispetto alle 700 della scorsa settimana. E tra questi un centinaio di esterni delle ditte che si occupano di pulizie, mensa, guardia-fuochi e sicurezza.

Fincantieri si prepara per l’indotto. «L’azienda dovrà gestire l’appalto»
Foto BRUNI Trieste 21.04.2020 Emergenza Corona virus: pallazzo Fincantieri


E proprio questa settimana vedrà tutta una serie di incontri e riunioni che coinvolgeranno direzione, Rsu e Rls (rappresentanti della sicurezza) la task force messa in piedi per definire i dettagli della prossima settimana. Dal 4 maggio fino all’8 maggio è previsto l’ingresso di 1800 persone. Entrano gli operai dell’indotto oltre a quelli della Fincantieri. Dall’11 maggio il numero salirà a 2.600, dal 18 si va a quota 3.000 persone. Dal 25 il decollo con il rientro di 4.500 operai che potranno salire fino a 7.000 e oltre. In tanti tra gli amministrativi continueranno a lavorare in smart-working.

Il giorno della ripartenza per Fincantieri a Monfalcone: al lavoro 685 operai divisi in due turni
La riapertura dello stabilimento Fincantieri a Monfalcone (Bonaventura)


Tutto procederà se non si verificheranno problemi o stop dovuti a nuovi casi di contagio. Fincantieri per questo ha predisposto una macchina organizzativa con tutta una serie di dispositivi di protezione e igiene, dalle mascherine alle sanificazioni continue, dall’obbligo di distanziamento all’utilizzo dei guanti e a un complesso sistema di ingresso e uscita. Già dalla prossima settimana ci saranno 8 tipi di orario diverso di ingresso ai cancelli per evitare assembramenti e code. E continuerà, ancora più serrata, la campagna di controllo della temperatura con i termo-scanner. Con l’arrivo dell’indotto però si apre anche il tema della movimentazione esterna. Fincantieri in altri cantieri con caratteristiche peculiari come Marghera e Spezia ha già siglato una serie di accordi con le aziende dei trasporti locali. Ma in quelle aree ci sono altri problemi come la presenza di vicoli stretti, il flusso turistico che prima o poi potrebbe rientrare. Tutte situazioni che a Monfalcone non ci sono.

Non è stato ancora siglato alcun accordo infatti, ma come prevedono i tavoli di incontro che si sono susseguiti, anche con la presenza dell’assessorato ai Trasporti e alle Infrastrutture, Fincantieri in vista del rientro dell’indotto ha raccolto e fornito tutta una serie di dati sulla tipologia di movimentazione degli operai. Che a Monfalcone vede una larga parte di persone arrivare in automobile e con le biciclette. Una parte minore con gli autobus, provenienti soprattutto dalle zone di Trieste Gorizia. Ed è in corso la valutazione da parte della Regione per capire se sarà necessario o meno potenziare le linee magari con una navetta ad hoc. –

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo