Diritti, merito, consapevolezza: parole d’ordine per l’8 marzo
La presidente del Tribunale dei minori: «Subiamo ancora troppe discriminazioni». Pedicchio e Zacchigna parlano alle nuove generazioni: «Non temete la scienza»

TRIESTE Sono esponenti della società civile, dell’associazionismo, del mondo della cultura e di quello dello spettacolo. Triestine note e con ruoli di primo piano, pronte a prendere la parola nella “loro” festa, la Giornata internazionale della donna, che si celebra appunto l’8 marzo con numerose iniziative che coinvolgono anche la nostra città.
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Daniela Luchetta, presidente dell’omonima Fondazione onlus, racconta: «Insegno alle scuole medie, osservo le ragazze di oggi: io sono del 1957 e quando avevo la loro età non potevo andare a scuola in pantaloni. Rimaniamo vigili. Sento discorsi che mi spaventano e che non vorrei riportassero indietro rispetto ai diritti civili conquistati dalle donne nei decenni. L’aborto e il divorzio sono scelte dolorosissime ma vanno rispettate, fanno parte della libertà».
La presidente del Tribunale dei minori, Carla Garlatti, afferma: «Non dovrebbe essere necessaria una data apposita, per ricordare che le donne non vanno uccise, picchiate o maltrattate. Di recente - prosegue - qualcuno ha detto che la donna deve esprimere il proprio ruolo sociale in casa: una frase allarmante. Abbiamo già dimostrato le nostre capacità. Ma purtroppo, a parità di mansioni, le donne sono ancora discriminate dal punto di vista retributivo».
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«Oggi - dichiara Annarita Santantonio, dirigente Polfer - è un’occasione per ribadire il valore del rispetto per la donna: dovrebbe essere scontato ma non lo è. Guardando al mio lavoro, le donne sono entrate a pieno titolo nella Polizia di Stato nel 1981, con la riforma del corpo. Oggi hanno raggiunto numerosi ruoli, la parificazione però non è completa: i questori donna sono meno di una ventina, in Italia. Sono fiduciosa. Amo dire che siamo diversamente uguali: abbiamo competenze pari agli uomini ma siamo in grado di portare un valore aggiunto».
Passando al mondo della cultura, per l’attrice Emanuela Grimalda «la parità è una gara a ribasso. Nel senso che possiamo alzare il tiro. Abbiamo sentito parlare di “tempesta emotiva” in una sentenza di tribunale; sembra inoltre che in Italia stiamo per diventare tutti più pistoleri. In un momento così buio, in cui i diritti sono messi a repentaglio, le donne possono prendersi la responsabilità di migliorare il mondo: per tutti, non solo per sé».
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Così Maria Cristina Pedicchio, presidente dell’Ogs: «Se il sistema scientifico si basasse di più su merito e trasparenza, le donne emergerebbero di conseguenza: sono brave, lo dicono le statistiche. Per questo su proposta ministeriale oggi l’Ogs intitolerà a Laura Bassi, prima accademica italiana, la nuova nave da ricerca che sostituirà Explora». Serena Zacchigna, responsabile del gruppo di Biologia cardiovascolare all'Icgeb e mamma di due bambini, vuole lanciare un «messaggio positivo alle giovani: non abbiate paura di scegliere la scienza. L’importante è che ci sia passione alla base: non importa che sia nel corpo di un uomo o di una donna. Non si deve per forza scegliere tra carriera e famiglia».
La direttrice del Museo storico e del Parco del castello di Miramare, Andreina Contessa, racconta: «Nel mio ambito sento l’onore e l’onere di prendermi cura di uno dei musei più visitati d’Italia: un modo di dire molto femminile, in effetti. Il che è bene: oggi possiamo prenderci cura non solo della famiglia, abbiamo più possibilità di scelta. A lungo il settore dei beni culturali, in quanto prevalentemente femminile, è stato considerato minore: finalmente qualcosa sta cambiando».
Infine le iniziative. Per il terzo anno consecutivo il movimento femminista "Non una di meno" lancia 24 ore di sciopero nazionale. Diverse sigle hanno aderito all’iniziativa, comprese alcune nel settore dei trasporti pubblici, che potrebbe pertanto subire dei rallentamenti. Alle 10.30 le attiviste di "Non una di meno" saranno presenti in Largo Barriera con uno sportello informativo “fucsia", mentre a partire dalle 17.30 presidieranno piazza della Borsa.
Ritorna anche la campagna della Polizia di Stato contro la violenza di genere “Questo non è amore”. Per l’occasione durante la mattinata saranno allestiti tre punti di ascolto itineranti in altrettante piazze della città. Un camper della Polizia sarà presente dalle 9 alle 10.30 a Roiano, in piazza Tra i Rivi; dalle 11 alle 12 in campo San Giacomo e dalle 12.30 alle 13.30 in piazza Garibaldi. Sul mezzo saranno presenti degli agenti pronti a informare e a raccogliere denunce. Alle 14, al Magazzino 26, sarà inoltre inaugurata la seconda edizione della Biennale internazionale donna, con 140 opere di artiste dai cinque continenti. —
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