Diportista rischia l’amputazione della mano

GRADO. Il fianco della barca che troppo rapidamente si avvicina al molo, l’estremo tentativo di frenarla per evitare ingenti danni allo scafo e il rientro da una spensierata gita in mare che si trasforma in incubo. Un uomo di 46 anni, originario di Hannover, R.L. durante le fasi di ormeggio dell’imbarcazione ha subìto la semi-amputazione della mano destra, infilata tra lo scafo e il molo. L’infortunio è avvenuto attorno alle 18.30 in riva Garibaldi a Grado. Secondo quanto appreso il diportista si trovava nello specchio acqueo del Centro nautico Raugna, sull'isola della Schiusa.
Subito è scattata la catena del soccorso, l’uomo - in villeggiatura a Grado - è stato trasferito in ambulanza all’ospedale San Polo di Monfalcone, dove i medici del Pronto soccorso, a fronte del dolore lancinante gli hanno somministrato antidolorifici, sottoponendolo a tutti gli esami diagnostici possibili. Quindi la decisione di trasportarlo, sempre via ambulanza, visto che con l’oscurità incipiente non poteva più decollare l’elisoccorso, all’ospedale di Pordenone, punto di riferimento in Regione per la Chirurgia della mano. Secondo quanto appreso dai medici, ci sarebbero buone probabilità di un recupero dell’arto.
L’uomo è arrivato al San Polo di Monfalcone in condizioni gravi: aveva una frattura e uno schiacciamento di polso e primo dito della mano destra (pollice). Già alla prima occhiata gli operatori hanno compreso che si trattava di una lesione complessa e che sarebbe stato meglio indirizzare l’uomo al centro specializzato.
A provocare la lesione, sarebbe stata un’errata manovra di ormeggio del diportista. Non risultano coinvolte altre imbarcazioni. Si sarebbe trattato di un incidente tra i più pericolosi che possono capitare a un uomo di mare, forse connesso a una certa inesperienza.
Difficile ricostruire con esattezza quanto accaduto, perché l’uomo, rimasto sempre cosciente, parlava solo tedesco. Il 118 ha cercato di farsi capire in inglese e a poco a poco il racconto emerso è stato quello di un tentativo di ormeggio finito male, anzi malissimo. La chiamata di soccorso è giunta alle 18.35. L’uomo si trovava al cantiere nautico dell’isola della Schiusa, a Grado.
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