Dipiazza incalza Serracchiani sulla Ferriera

Il sindaco chiede in una lettera quali azioni siano state intraprese sulle «inottemperanze dell’Aia»

Il sindaco Roberto Dipiazza scrive al governatore Debora Serracchiani per chiederle quali azioni siano state intraprese riguardo le «inottemperanze» dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), rilevate nel Rapporto conclusivo delle attività controllo del 27 giugno scorso. «Inottemperanze” a più riprese segnalate dal deputato del gruppo Misto, Aris Prodani.

Il sindaco chiede inoltre al governatore di essere informato in merito all’applicazione di eventuali sanzioni, che, per chi non osserva le prescrizioni dell’Aia, variano tra i 1500 e i 15 mila euro, come riporta il comma 2 dell’art. 29 quattuordecies del decreto legislativo 152/06.

Siamo di fronte all’ennesimo atto dell’aspro confronto inter-istituzionale sulla Ferriera. Dipiazza ha evidentemente deciso di non lasciar perdere alcuna possibilità di pressing nei confronti di Arvedi e della Regione. Stavolta gli argomenti sono quelli che anche l’altro giorno Prodani ha trasmesso all’attenzione delle autorità vigilanti e della Procura: riguardano il punto di emissione E42, la messa a regime del camino E46, l’utilizzo del filtro Daneco, la “non conformità” per la tematica relativa al rumore. «Inottemperanze» sulle quali Prodani aveva chiesto riscontro agli organismi preposti al controllo dello stabilimento gestito dalla Siderurgica Triestina. Con un’ulteriore “provocazione” la lettera di Dipiazza ricorda alla Serracchiani anche gli importi sanzionatori che vanno comminati a chi non ottempera alle prescrizioni dell’Aia.

Ieri mattina, come preannunciato, il responsabile dei controlli Arpa, Franco Sturzi, è andato a vedere cosa era successo domenica scorsa, quando si erano verificate un paio di fumate “fuori-ordinanza” collegate alla cokeria e all’altoforno. Arpa ha trasmesso una nota nella quale spiega che l’evento anomalo in cokeria, ovvero la mancata apertura automatica di uno sportello di un forno, è stato quello più ampiamente discusso «e quello sul quale l’azienda si è già attivata per ricercare soluzioni tecniche» idonee a ridurre la possibilità di ripetizioni. Più lieve è considerato l’evento legato all’altoforno, in quanto l’emissione sarebbe tipica della fermata dell’impianto. L’avaria ha riguardato il nastro di caricamento, lacerato «da un corpo estraneo».

magr

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