Dipiazza: «Dove sono i 50 milioni? Poca trasparenza su Porto Vecchio»

Le otto domande ai candidati sindaco di Ance, Confartigianato, Cna, Ordine ingegneri e architetti, Collegio dei geometri e dei periti
Roberto Dipiazza
Roberto Dipiazza

Quali sono le prossime azioni che avvierà per assicurare la trasformazione di Porto vecchio?

1 L’operazione Porto Vecchio è stata gestita dall’attuale amministrazione in modo riservato per cui ben poco traspare su quello che sarà il cronoprogramma attuativo. Sembra che sia stata fatta una richiesta di finanziamento presentando un mero studio di prefattibilità al ministero della Cultura per eseguire alcuni interventi di bonifica e infrastrutturazione (30 milioni di euro per torrente Chiave, rete viaria e servizi), per nuovi edifici (20 milioni per il Museo del mare) e per l’Ursus (5,5 milioni). Abbiamo letto che il ministero si è impegnato a erogare 50 milioni e che successivamente è stato sottoscritto un accordo ma non vi sono conferme ufficiali sulla disponibilità finanziaria immediata.

Ci sono 50 milioni di euro per l'infrastrutturazione di Porto vecchio. Qual è il cronoprogramma?

2 Verifica delle procedure in atto con il ministero della Cultura, condivisione delle scelte con le rappresentanze politiche, istituzionali, imprenditoriali e culturali, nonché con i cittadini per una pianificazione edilizia funzionale alle reali esigenze della città. Verifica dei compiti affidati all’advisor e, ove necessario, revisione delle linee di indirizzo.

Stesura di un cronoprogramma di massima per lo sviluppo dell’intero intervento di riqualificazione per fasi; stesura di un cronoprogramma dettagliato per l’utilizzo della prima trance di finanziamento (prima fase-50 milioni?) in cui sarà presa in considerazione una suddivisione dei lavori per lotti funzionali per favorire il contenimento delle tempistiche e l’applicazione di procedure di affido degli appalti finalizzate al rilancio dell’economia, delle attività professionali e dell’imprenditoria locale.

Il Comune rappresenta la più importante stazione appaltante di lavoro pubblici della regione. In quali termini ritiene di suddividere gli incarichi progettuali fra gli uffici e i professionisti esterni?

3 Il mio programma prevede la revisione dell’attuale assetto organizzativo con un riordino dei servizi e delle competenze. A tale riguardo uno dei primi provvedimenti sarà l’introduzione di un ufficio che dovrà effettuare un controllo di gestione e una verifica delle attività svolte in termini di costi e benefici, come si attiene ad una azienda moderna ed efficiente. L’obiettivo è quello di arrivare a una maggiore professionalità e specializzazione nei campi della progettazione e gestione delle commesse.

Il nuovo Piano regolatore generale orienta lo sviluppo della città nella direzione del riuso edilizio. Quali incentivi pensa di attuare per favorire gli interventi di riqualificazione dell'esistente?

4 Questo piano ha notevoli difficoltà ad essere utilizzato perché molto complessa è la normativa con cui è stato strutturato. Andrà semplificato con una variante che consenta a tutti di capirlo e meglio interpretarlo. Riguardo al territorio vanno individuate aree dismesse da riqualificare, proposti accordi di programma e soprattutto semplificate ed accelerate le procedure concessorie al fine di ridurre i tempi ed i passaggi tra le varie fasi autorizzative.

Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri sul Piano periferie mette a disposizione 500 milioni di euro: ci sono 90 giorni di tempo per presentare progetti. Come intende procedere?

5 Se l’amministrazione uscente ha già predisposto qualcosa non abbiamo nulla di contrario nel proseguire restando inteso che, per quanto riguarda l’attività di progettazione successiva, è praticamente impossibile nei 60 giorni successivi ottemperare alle richieste del Decreto.

Quale sarà il soggetto deputato a gestire la pianificazione dello sviluppo dell'area ex Ezit?

6 La questione va discussa con la Regione considerando che l’attuale amministrazione nulla ha fatto per non farsi scippare la competenza.

Chiediamo in un'ottica di valorizzazione turistica della città che un'adeguata percentuale di risorse del bilancio sia messa a disposizione per la sua manutenzione, soprattutto in relazione al suo decoro urbano.

7 Nei miei primi 100 giorni sarà attuato un sistema di monitoraggio delle esigenze primarie. Sarà rilanciato il progetto “Trieste Città Giardino” con il coinvolgimento di imprese; verrà predisposto un programma della mobilità ciclabile e del traffico pedonale attraverso l’utilizzo del 10% delle risorse a disposizione per la manutenzione stradale. Verranno inoltre immediatamente ripuliti i muri degli edifici pubblici e privati eliminando le scritte oggetto di atti vandalici.

Chiediamo di attivare, entro 3 mesi dal suo insediamento, un confronto con gli uffici per contrastare l'abusivismo e il lavoro nero nell'edilizia.

8 Possiamo costituire un protocollo d’intesa per il controllo dell’attività edilizia con particolare riferimento agli interventi “fai da te”, partendo dall’incrocio dei dati oltre che dalla verifica del rilascio di autorizzazioni edilizie, denunce di inizio attività...

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