«Dio non vi chiama al cellulare, spegnetelo»

Singolare iniziativa del pievano dell’Abbazia, Carlo Fant, che ha fatto un decalogo per i fedeli

LATISANA. Lo si potrebbe definire il decalogo del buon fedele, ovvero un insieme di "suggerimenti" sul comportamento corretto da tenere in chiesa, perché quando il buonsenso e la buona educazione vengono meno, certe cose è meglio scriverle nero su bianco. E magari, appenderle all'ingresso della chiesa, come il cartello che da qualche giorno è stato appeso sul portone del Duomo, dove seppur riportato in modo molto spiritoso, l'invito a evitare che durante le celebrazioni suonino i telefoni è molto chiaro: «Nostro Signore ha tanti modi di comunicare, ma state certi che non vi chiamerà mai al cellulare. Entrando spegnetelo».

L'idea di dare una "ripassatina" alle regole di base che chi frequenta la chiesa dovrebbe conoscere e rispettare, è di Monsignor Carlo Fant, pievano dell'Abbazia di Latisana, che questa volta non si è limitato a ricordarle durante la messa, ma ha voluto metterle nero su bianco.

«Non è una reprimenda né una lista di divieti - si appresta a spiegare Monsignore - sono solo dei suggerimenti di comportamento, per dare un senso a cosa si viene a fare in chiesa». Però il dubbio che ci si trovi a convivere con una società che sta perdendo il buonsenso e la buona educazione è forte: «Qualche volta - racconta don Carlo - dobbiamo richiamare le persone che nei cortei funebri si accendono la sigaretta, o quelli che, quasi a mettersi in evidenza, si apprestano a fare le condoglianze proprio durante la funzione». E poi c'è la questione abbigliamento: «Non sono certo qui a dire di misurare la lunghezza della manica o della gonna - dice - ma soprattutto nei matrimoni celebrati con la bella stagione se ne vedono di ogni…» Tanto che nelle regole don Carlo scrive, "certi modi di vestire non sono consoni alla casa di Dio. Distingui l'abbigliamento adatto per la chiesa da quello per i giardini pubblici o la spiaggia». (p.m.)

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