Dimissioni di massa in Comune a Grado
GRADO. Si chiude l’era del sindaco di Grado, Edoardo Maricchio. Domani verrà sancito ufficialmente l’affondamento del Consiglio comunale per effetto delle dimissioni di nove consiglieri tra opposizione ed ex maggioranza. La notizia è stata resa pubblica ieri nel corso di una conferenza stampa indetta da Forza Italia durante la quale sono state spiegate le motivazioni alla base dello “strappo”.
A dimettersi saranno gli ex esponenti della maggioranza poi passati all’opposizione, Silvano De Monte (l’ultimo nome che mancava all’appello per riuscire a far cadere la giunta) e Fabio Zanetti - che ieri hanno sottoscritto davanti a tutti l’impegno a staccare la spinamettersi davanti a tutti -, e Daniele Coslovich. Hanno confermato le dimissioni inoltre Giorgio Marin del Pd, in sintonia peraltro con la capogruppo Angela Giorgione che aveva già espresso questa intenzione; i tre consiglieri comunali di @Libera, Raugna, Facchinetti e Tognon (la riconferma data dal segretario della stessa civica, Fabio Fabris) e anche il consigliere di “Grado Domani”, Renato Bonaldo.
A Grado sta dunque per arrivare un commissario che dovrà portare al rinnovo elettorale della primavera prossima, scadenza naturale dell’attuale mandato. Decisivo, come detto, la mossa di Silvano De Monte, che ha deciso di accodarsi agli altri 8 consiglieri comunali, già pronti a fare questo passo ancora una quindicina di giorni fa, per decretare l’autoaffondamento della massima assise cittadina. Un margine di incertezza per la verità ancora esiste, perchè Grado non è nuova ad annunci ad effetto seguiti poi da clamorosi dietrofont. Ma questa volta la volontà di mandare a casa Maricchio sembra davvero seria. «Con lui non c’è mai stato alcun confronto politico - ha affermato De Monte, portando ad esempio i lavori pubblici e le decisioni relative all’Uti («quella fatta non è una scelta idonea per Grado»). Su questo punto si sono dichiarati concordi anche Zanetti e Maurizio Delbello, presidente del club Forza Silvio, entrambi contrari alla decisione della maggioranza (volevano che Grado andasse con l’Uti della Bassa friulana). «È giunta l’ora di staccare la spina alla nostra amministrazione», ha detto nel suo pungente intervento Zanetti che ha attaccato tutti, da Maricchio agli assessori, Emiliano Gordini Riccardo Ronchiato.
Oggi in Consiglio comunale l’unico iscritto a Forza Italia, ricorda la coordinatrice regionale Sandra Savino, è il sindaco ancora in carica, Edoardo Maricchio. Savino lo precisa affermando di essere felice del ricompattamento di Fi «ma non mi sta bene che sia stata presa questa decisione contro un sindaco eletto democraticamente, al quale va il nostro rispetto. Non importa se abbia fatto bene o male e soprattutto in questo momento di difficoltà del sindaco (il riferimento è per la malattia del primo cittadino) non lo trovo opportuno».
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