"Dimezziamoli", Tondo chiuso nel “fortino” mette a dieta il Palazzo

Il governatore lima nella sua Tolmezzo il pacchetto sul contenimento delle spese. Le indiscrezioni: 11 consiglieri e 2 assessori in meno, addio alle Ass e agli Erdisu

TRIESTE La riduzione dei consiglieri regionali da 59 a 48. E pure il taglio degli assessori da 10 a 8. E ancora il dimezzamento delle Aziende sanitarie da 6 a 3, l’abrogazione degli Erdisu di Trieste e Udine, la valorizzazione del personale regionale interno nelle segreterie particolari della giunta. Il “pacchetto” Tondo in tema di contenimento dei costi della politica è pronto. Oggi, in Consiglio regionale, è in programma l’attesa illustrazione del governatore agli eletti. Paletti Alla vigilia, nemmeno una parola. Nella sua Tolmezzo, il governatore ha preparato l’intervento senza anticipare alcunché, come del resto ha fatto in queste settimane. Ma, a meno di improvvisi cambi di rotta o ripensamenti dell’ultimo minuto, filtrano alcuni paletti sostanzialmente certi. Tondo è deciso a ridurre consiglieri e assessori, strutture sanitarie e universitarie, esterni a Palazzo.

Consiglio “Dimezziamoli” è stata la proposta di settembre del “Piccolo”. Migliaia di cittadini si sono trovati d’accordo con il taglio a metà delle sedie dell’assemblea legislativa. Il presidente della Regione non arriva a tanto ma un buon 20% degli eletti lo vuole comunque ridurre. A quanto risulta in casa Pdl, l’intenzione di Tondo è quella di prevedere un Consiglio a 48 seggi, 11 in meno dell’assetto in carica, 12 o 13 in meno della situazione che si potrebbe verificare nel 2013 con il ricalcolo prodotto dall’aumento della popolazione. Giunta Non mancano ritocchi anche all’assetto della squadra di governo. I 10 assessori attuali, nel progetto del presidente carnico, dovrebbero scendere a 8, con un importante aggiornamento delle presenze esterne: dopo i 10 non eletti in giunta di Riccardo Illy e i 7 del Tondo bis, non più di 2, lo stesso numero inserito nella proposta di legge del Pdl. Sanità E ancora, come fatto capire il diretto interessato in qualche recente incontro pubblico, non mancherà il capitolo sanità.

La proposta estrema di Franco Dal Mas è quella del passaggio dalle attuali 6 a una sola Azienda sanitaria, ma Tondo dovrebbe optare per la riduzione a 3, così come sostiene l’asse Galasso-Blasoni all’interno del partito di maggioranza. Si tratterebbe quindi di accorpare nell’Udinese Medio, Bassa e Alto Friuli e, nella Venezia Giulia, Trieste e Gorizia, tenendo presente il modello di finanziamento già oggi basato sul riferimento dell’area vasta, sulla cui dimensione sono anche state coordinate le principali funzioni ospedaliere. Erdisu In agenda dovrebbero infine esserci l’abrogazione dei due Erdisu di Trieste e Udine con il passaggio delle loro competenze in capo alla Regione, così come ipotizzato anche in una proposta di legge del gruppo Misto con Alessia Rosolen prima firmataria, e la riduzione del ricorso a esterni nelle segreterie particolari degli assessori regionali.

Risposte concrete In attesa delle parole di Tondo e delle reazioni dei gruppi, Matteo Cernigoi (Ugl) chiede di mettere nel cassetto gli annunci e di passare ai fatti: «Ci aspettiamo che dal presidente arrivino risposte concrete sia sul versante della crescita che dei tagli ai costi della politica». Cabina di regia Cernigoi spiega dal punto di vista del sindacato di essere ancora «in attesa che sia attivata la Cabina di Regia per l’economia, al fine di individuare, al più presto e di comune accordo con le parti sociali, soluzioni concrete che possano traghettare il nostro territorio fuori dalla crisi, risolvendo soprattutto i problemi strutturali, come la presenza di infrastrutture non ancora in grado di competere nei nuovi scenari economici globali. Inoltre - continua il sindacalista - occorrono subito interventi concreti sui costi della politica, per ridurre in modo deciso sprechi e inefficienze».

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