Dimesso dall’ospedale: sparito un pensionato
Cani molecolari e squadre speciali di polizia e vigili del fuoco arrivati anche da Gorizia e Pordenone stanno cercano da tre giorni Felice Puppini Cosulich, residente al civico 42 di via Udine. Settantaduenne, pensionato delle Poste, è sparito da mercoledì scorso, dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Cattinara. Una caduta, poi i soccorsi del 118, le cure del nosocomio, le dimissioni e poi il buio. Qualcuno racconta di averlo avvistato lo scorso giovedì in un bar di Longera ma le forze dell’ordine non hanno riscontro di questa segnalazione. E da 48 ore squadre cinofile e forze dell’ordine stanno perlustrando la zona boschiva che da Cattinara, con precisione dall’area accanto al supermercato Zazzeron dove è stata allestita la centrale operativa.
«Il coordinamento visto che l’area circoscritta per le ricerche non è antropizzata, abitata, è affidato a noi – spiegano i vigili del fuoco. Le forze in campo stanno facendo il possibile per rintracciare la persona». Il timore è che l’uomo in stato confusionale uscito dal nosocomio si sia addentrato nel bosco perdendo poi il senso dell’orientamento. Felice Puppini Cosulich vive da solo da diversi anni. I vigili del fuoco di fronte alla prima segnalazione della sua scomparsa hanno anche forzato la porta del suo appartamento sperando di trovarlo all’interno dell’abitazione. Ma nulla da fare. Conosciuto e benvoluto nel rione dove abita, era da tempo depresso per la morte del fratello. Si era un po’ isolato. Soffriva inoltre di disturbi alla vista causa una brutta cataratta che si ostinava a non volersi fare operare. E questo dettaglio rende ancora più preoccupati i parenti e i residenti del quartiere che lo conoscevano. Il non vedere bene, il calare del buio e lo stato confusionale potrebbero aver fatto perdere a Felice la strada del ritorno. I primi ad accorgersi del suo non rientro a casa sono stati proprio i frequentatori del rione. Felice è abitudinario, fa tutti i giorni lo stesso percorso, visita gli stessi negozi e i medesimi locali.
Laura Tonero
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