Diga foranea vietata ai pescasportivi Su Panzano Lido regna l’incertezza

La diga foranea che delimita il canale del porto, partendo dalla punta dell’isola dei Bagni, resta un miraggio per i pescatori sportivi. Anche quando a occuparsi di organizzare l’accesso e l’utilizzo del molo da parte degli appassionati è l’Associazione pescatori dilettanti di Monfalcone, che ieri non è riuscita a festeggiare i suoi 70 anni con la prevista gara di pesca. Era una manifestazione annunciata da tempo e che sarebbe stata aperta anche ai giovanissimi, dai 14 anni in su. «Abbiamo avuto, però, un intoppo burocratico – spiega il direttore sportivo dell’Apd, Morris Colamaria –, perché la Capitaneria di porto, alla quale avevamo chiesto le autorizzazioni per lo svolgimento della gara, ci ha chiesto un ulteriore documento venerdì». A rilasciarlo doveva essere la Regione, cui l’associazione ha cercato di rivolgersi, senza però riuscire vista anche la giornata a ottenere un contatto nel corso della giornata e quindi a completare l’iter autorizzativo per tempo. Impossibile a quel punto, sempre per il percorso burocratico richiesto, pensare di spostare la competizione in un altro sito.
«Speriamo di poter organizzare la prossima domenica sulla diga la gara a conclusione del corso per bambini che questa settimana, come di consueto, terremo nella nostra sede», aggiunge Colamaria. L’associazione cercherà in questi giorni di ottenere il permesso di utilizzare la diga, dove ieri era comunque in attività un solitario pescatore, per la ventina circa di partecipanti al corso assieme ai loro accompagnatori.
Resta il fatto che la situazione dell’area rimane nel suo insieme “complessa”. Il nuovo proprietario, il cinese Lan Yuchen, a inizio anno stava aspettando lo sblocco dei fondi da Pechino per partire con i lavori di riqualificazione dell’isola dei Bagni. Fatto sta che a oltre due anni dall’acquisizione a essere aperta è solo la spiaggia di Panzano Lido, trasformata dal 2 giugno in Solero Beach da Giuseppe Oppressore, della Smoke Italia di Napoli, che, assieme al suo team, dalla proprietà cinese ha preso in locazione la stabilimento balneare, attrezzandolo con servizi, anche di ristorazione, e animandolo pure in orario serale. La stagione, meteo permettendo, è stata positiva, come riferito ieri da un collaboratore dei gestori. Sul futuro, però, al momento non c’è ancora alcuna indicazione, perché la concessione era annuale. Nel caso in cui sarà rinnovata, i gestori sono già disponibili a proseguire con gli investimenti nel lido, che due settimane dopo l’apertura si è trovato minacciato dall’incendio doloso appiccato nell’area retrostante e, sulla carta, resa inaccessibile dalle reti metalliche posizionate dalla proprietà a valle dell’operazione di pulizia, degli immobili abbandonati, effettuata nella prima parte dello scorso anno. —
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