Differenziata in calo: tasso sceso al 61%
Nessun salto di qualità. Fallito l’obiettivo previsto per legge, cioè il 65% minimo entro il 31 dicembre 2012.
La differenziata langue. A certificarlo l’ultima “Relazione sullo stato della gestione delle funzioni in materia di rifiuti e ambiente” approvata dalla giunta Gherghetta e che, a breve, approderà in Consiglio. La percentuale, a livello provinciale, si è attestata sul 61% nel 2013 contro il 62 di un anno prima. La maglia nera la indossa Grado (ma è partita tardi) con il 48%: penultima è Gorizia con il 56 e terzultima Monfalcone con il 58.
«Per l’anno 2013 - si legge nella Relazione - i dati segnalano un generale decremento della raccolta differenziata rispetto all’anno precedente: modesti incrementi si riscontrano per alcuni Comuni ma, sostanzialmente, la raccolta differenziata non decolla». Interessante anche la composizione dei rifiuti. L’analisi riguarda la merceologia dei rifiuti cioè la classificazione delle diverse frazioni che li compongono. Tralasciando la componente merceologica del rifiuto residuo (indifferenziato), non soggetto a recupero di materia, la composizione merceologica differenziabile dipende sia dal bacino d’utenza considerato sia dal livello della raccolta differenziata.
Generalmente si considerano alcune merceologie maggiormente rappresentative: materiale organico (umido + verde), carta e cartone, plastica, legno, metalli, vetro, altre frazioni. La componente indifferenziata dei rifiuti è, dunque, pari al 39% rispetto al totale del Ru prodotto. «La raccolta differenziata che si attesta al 61% è equamente suddivisa tra frazione umida, verde e carta (14%, 13%, 12%), seguito dal vetro (8%) - continua la Relazione -. Ma la verità vera è che l’andamento può considerarsi stazionario. Si segnala però la difficoltà del territorio a realizzazione quel salto di qualità nel recupero di materia che ha impedito il raggiungimento dell’obiettivo previsto per legge, cioè il 65% minimo di Rd entro il 31.12.2012 e che non ci consente di ottenere significativi incrementi del dato nel corso degli anni. Le motivazioni di tale difficoltà devono essere indagate anche se si può ipotizzare l’insorgere nella media della cittadinanza di un progressivo disinteresse nella corretta gestione dei rifiuti derivante da un’inefficace comunicazione e da un diffuso disinteresse in riferimento alle tematiche ambientali da parte della cittadinanza che non si considera ancora protagonista nella gestione dei rifiuti che pur produce ritenendo che sia ancora una competenza da demandare ad altri».
Per questo motivo è stato voluto dall’amministrazione provinciale e attivato in sinergia con i Comuni e il gestore del ciclo integrato Isa Isontina Ambiente un percorso attraverso una campagna di comunicazione per la Riduzione dei Rifiuti e la promozione della Raccolta Differenziata denominata “Facciamolo con amore - Riduzione, Riuso, Riciclo”.
«L’obiettivo - spiega la vicepresidente e assessore provinciale all’Ambiente Mara Cernic - è quello di informare, formare e coinvolgere i cittadini utenti del servizio integrato rifiuti per garantire la massima sostenibilità ambientale dei singoli stili di vita e consumo.
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