"Diffamò Cosolini" Chiesto il giudizio per Parovel

Il direttore del periodico “Voce di Trieste” e ideologo degli indipendentisti del Mtl, aveva scritto che dietro l’operazione Porto Vecchio c’è un comitato d’affari

Altri guai per Paolo Parovel, 69 anni, direttore del periodico «La Voce di Trieste», ma anche “ideologo” del movimento Trieste Libera.

Il pm Antonio Miggiani ha chiesto il suo rinvio a giudizio per aver accusato falsamente il sindaco Roberto Cosolini facendo credere che assieme ad altre personalità avesse coltivato illeciti interessi edilizi sull’area di Porto Vecchio.

Nell’articolo ritenuto diffamante dal pm Miggiani pubblicato sul periodico, si legge che un intero schieramento anomalo trasversale di politici, amministratori pubblici e rappresentanti istituzionali ha favorito, consentito o promosso personalmente e in forma associata il tentativo di urbanizzazione speculativa edilizia ed immobiliare illecita sull’area: in particolare l’ex sindaco Roberto Dipiazza e l’attuale Roberto Cosolini, gli ex parlamentari Roberto Antonione, Roberto Menia e il riconfermato Ettore Rosato.

Ma in particolare, secondo il pm Antonio Miggiani, Parovel ha offeso l’onore e il decoro di Cosolini che fin da subito aveva sporto querela tramite il proprio legale, l’avvocato Giovanni Borgna.

Il riferimento è al Comitato portuale del 5 marzo dello scorso anno. In merito a quella riunione Parovel ha scritto riguardo a Cosolini che «si è esibito in malegrazie spregiative ostentate leggendo il giornale e twittando continuamente in faccia al resto del comitato mentre parlavano la presidente ed altri. Il degrado della politica - aveva scritto Parovel - si esprime anche così».

Pochi giorni fa il giudice Filippo Gulotta ha fissato il dibattimento per una altro procedimento a carico di Parovel oggetto di un’indagine del pm Matteo Tripani.

Riguarda la notizia - rivelatasi poi falsa dagli accertamenti investigativi- di un accordo segreto tra Corrado Passera, Renzo Tondo e Roberto Cosolini per realizzare speculazioni immobiliari sempre sul porto di Trieste. (c.b.)

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