Dietrofront, il Consorzio universitario di Gorizia sopravvive
La Provincia aveva tentato il blitz. E attraverso una lettera inviata ai soci aveva auspicato la chiusura del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia, autocandidandosi a raccogliere le competenze di quell’ente. Ma la manovra messa in atto dal presidente Enrico Gherghetta e dall’assessore provinciale Federico Portelli non è andata a buon fine. Come si ricorderà il sindaco Ettore Romoli si dimostrò sin dalla prima ora tiepido, anzi tiepidissimo di fronte a quest’ipotesi («Chiudere il Consorzio universitario potrebbe essere un'ipotesi plausibile in un momento di crisi e di tagli come quello che stiamo vivendo: peraltro non si risparmierebbero 200mila euro ma 120mila, che comunque è un bel gruzzoletto. Ma ritengo che non possa essere la Provincia a sostituirsi al Consorzio», dichiarò il primo cittadino l’8 ottobre scorso).
Oggi, c’è uno sviluppo: uno sviluppo importante, quasi decisivo. Prima di tutto, il Consorzio non chiude. Continuerà ad operare e le sue funzioni non verranno attribuite nè alla Provincia, nè al Comune di Gorizia, nè tantomeno alla Camera di commercio o alla Fondazione cassa di risparmio di Gorizia. «L’altro pomeriggio si è svolta l’assemblea del Consorzio - rivela Romoli -. Cosa è stato deciso? Che l’organo rimane in vita, non verrà smentellato come aveva proposto la Provincia. Martedì ci rivedremo e decideremo chi sarà il nuovo presidente».
Altro, il primo cittadino non aggiunge. La sua bocca resta rigorosamente cucita. E allora noi diamo spazio ai rumours. Chi sono i candidati? Chi sono i papabili a raccogliere l’eredità di Rodolfo Ziberna che lasciò la presidenza dopo la sua elezione a consigliere regionale? Pare che la Provincia abbia proposto il nome di Laura Fasiolo, ex preside del polo liceale di Gorizia ed esponente di spicco del Partito democratico. Bisognerà vedere se sulla sua candidatura convergeranno pure Comune e Camera di commercio ma pare che questi enti abbiano in mente altri nomi. Chi la spunterà?
Intanto, sembra ormai essere fuori dai giochi Dario Obizzi, avvocato, consigliere provinciale e figlio di Franco, ex presidente della Fondazione Carigo: il nome su cui puntava il sindaco Ettore Romoli. Obizzi è incompatibile perché un consigliere comunale non può essere designato alla presidenza del Consorzio universitario. Il nome di Obizzi , esponente del Pdl, era il più gettonato per la guida del Consorzio di sviluppo del polo universitario dopo l’addio di Rodolfo Ziberna. Il Comune (e il sindaco Romoli) l’ha sempre visto bene in quel ruolo. Ma la Provincia, già nel luglio scorso, dimostrò chiaramente di non essere d'accordo. «Non per motivazioni politiche - sottolineò a suo tempo il presidente Gherghetta - ma perchè non voglio le dynasty. Obizzi è una persona intelligente e che stimo molto ma ritengo si debba indicare un'altra persona, più fresca, più "nuova"». Parole che suonarono chiarissime. E oggi spunta anche l’incompatibilità a complicare ancor più la vicenda della futura guida del Consorzio di sviluppo universitario.
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