Diciassettenne accoltellato a Trieste: sospetti su un altro ragazzo

Il quindicenne che si è costituito potrebbe in realtà aver coperto l’amico di 18 anni. Ieri Polizia in piazza Goldoni: portati via alcuni giovani. Il 22 residenti in assemblea

TRIESTE Potrebbe esserci una svolta nelle indagini sull’accoltellamento del giovane diciassettenne di Cervignano, avvenuto sabato scorso su Scala dei Giganti. Ad aver colpito con un fendente il ragazzo potrebbe essere stato non il quindicenne nordafricano che il giorno successivo all’episodio ha confessato costituendosi, bensì il diciottenne del Kosovo che era presente alla lite ma che aveva raccontato di essere intervenuto solo per sedare la rissa.

La notizia non trova ancora conferme in Questura ma ieri pomeriggio, intorno alle 17, quattro volanti sono intervenute in piazza Goldoni, portando via alcuni ragazzi. Un’operazione che la Polizia ha definito “di controllo del territorio”, ma che visto lo spiegamento di forze potrebbe riguardare proprio il caso dell’accoltellamento. Nello sviluppo delle indagini, infatti, sarebbe emersa la possibilità di una ricostruzione dei fatti diversa da quella originaria. I due adolescenti potrebbero aver concordato una versione che incolpava il minorenne in considerazione della sensibile differenza di pena in caso di accertata colpevolezza. L’ipotesi, insomma, è che il ragazzino si sia accollato la responsabilità per salvare l’altro o comunque per risparmiargli conseguenze penali più pesanti.

Il caso di cronaca, per residenti ed esercenti della zona, è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per il prossimo martedì, 22 ottobre, è stata organizzata un’assemblea pubblica nella sede dell’Unione degli Istriani in via Pellico. All’ordine del giorno, la costituzione di un Comitato «in grado di incidere – si legge nella convocazione dell’assemblea – sull’adozione di adeguate azioni che le autorità preposte devono mettere in campo per risolvere una situazione che è tanto intollerabile, quanto incredibile, e che ha visto una parte del cuore pulsante del centro città trasformarsi progressivamente in un centro di spaccio di stupefacenti e ritrovo serale di bande di giovinastri dediti ad attività illecite».

«Non se ne può più – sottolinea il presidente dell’Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota –: Scala dei Giganti dopo una certa ora è off limits, la gente ha paura a fare quegli scalini. Una parte della scala ogni pomeriggio, e fino a tarda ora, è in mano ad un gruppo di ragazzi, mentre un altro gruppo domina sull’area tra via del Monte e via Capitolina». Per questo motivo, su proposta di diversi residenti, l’Unione degli Istriani ha messo a disposizione la sede per un’assemblea «alla quale – spiega il presidente – è invitata a intervenire tutta la cittadinanza, in particolare residenti ed esercenti della zona». —


 

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