Dichiara di aver preso la laurea, ma a Trieste non risulta

Esposto della Regione Veneto alla Corte dei conti e alla Procura di Venezia contro un dirigente per truffa. L'ateneo di piazzale Europa nega di avergli rilasciato mai quasiasi documentazione

TRIESTE Sono due i dirigenti della Regione Veneto - anche se uno di questi si è nel frattempo dimesso - che avrebbero vantato false lauree, segnalati dall'amministrazione di Luca Zaia alla Procura di Venezia e alla Corte dei Conti.

Si tratta - riferiscono i quotidiani locali - dell'ex capo del Progetto Venezia, Giovanni Artico, dimessosi nel 2015 dopo essere stato coinvolto nell'inchiesta Mose, e assolto nel processo con rito abbreviato, e del responsabile di segreteria della commissione Salvaguardia di Venezia, Enrico Tagliati.

L'ipotesi ventilata negli esposti alla magistratura penale e contabile è di truffa. Entrambi si difendono, sostenendo di essere in possesso di vere lauree: Artico l'avrebbe conseguita negli Usa, ritirando la documentazione all'Università di Trieste, Tagliati in Italia, allo Iuav di Venezia, nel 1995, epoca in cui per l'assegnazione a incarichi dirigenziali della Regione non era ancora necessario il titolo universitario.

I due atenei però hanno negato di avere i due nominativi tra i loro laureati. Il problema, per la Regione, è che per molti anni i due dirigenti, se sarà accertato che non avevano il titolo universitario, avrebbero conseguito un livello di stipendio che non gli spettava. Era stato il governatore Zaia, nel settembre 2015, a chiedere una verifica puntuale sui titoli di studio esibiti dai vertici della Regione.

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