Diario di bordo Il Belem è arrivato a Venezia
da bordo del veliero Belem
Per un momento è sembrato che il “Giorgio Cini” sentisse quasi che stava tornando a casa. Perché dopo la partenza dall’isola di Unie le sue enormi vele quadre e i fiocchi gli hanno fatto raggiungere la velocità di 10,7 nodi, con la prua che alzava un bel baffo di schiuma bianca. Un appuntamento cui il “Belem”, il nome con cui la nave fu varata e che ha ripreso dopo le splendido restauro conservativo fatto dai francesi, si è presentato con largo anticipo, presentandosi poi in perfetto orario all’ingresso sulle acque della laguna che l’hanno vista per 30 anni fare parte del paesaggio della Serenissima, ormeggiata all’isola di San Giorgio e soprattutto fare la parte del leone nell’immaginazione di tanti bambini e ragazzi veneziani, sia di chi hanno potuto solo sognare di salirci, sia di quelli che poi a bordo di quella goletta si sono preparati alle professioni del mare.
Imbarcato il pilota alla boa foranea, teneramente seguito dai rimorchiatori il cui personale continuava a fare foto e salutare i vecchi compagni a bordo, splendidamente scortato dalle imbarcazioni del reparto aeronavale della guardia di finanza, il tre alberi Belem - Giorgio Cini è entrato in laguna salutato dalle sirene di ogni tipo d’imbarcazione incontrasse sulla sua strada, con un codazzo di barche a vela e a motore che lo hanno seguito fino al suo attracco al molo San Biagio, di fronte al Museo storico navale dell’Arsenale.
E qui ha riportato il suo “carico”di ex marinaretti e di ex allievi degli istituti nautici di Venezia e Trieste, ormai uomini, seguiti da ragazzi che invece quegli studi hanno appena iniziato a farli, impegnati nella crociera che portato questa magnifica nave a Venezia. Ed è stato proprio il canto degli ex marinaretti a bordo, gli allievi dell’istituto Cini, a salutare la vista dell’isola di San Giorgio davanti a cui questo splendido tre alberi si è specchiato, ammirato da veneziani e turisti, sull’acqua di casa. Una commozione che ha toccato tutti, anche i tanti ex allievi che non potendo partecipare alla crociera non hanno voluto mancare all’appuntamento e hanno risposto al canto dal molo.
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