Di Finizio scende dalla cupola: ci è rimasto per due giorni

L’imprenditore-esibizionista convinto da un deputato del Pdl dopo una lunga trattativa telefonica. Non ce la faceva più e rischiava di cadere
Marcello Di Finizio, l'imprenditore triestino che per la terza volta e' riuscito a salire sulla cupola della basilica di San Pietro esponendo uno striscione contro il "massacro" della crisi e contro l'euro, Roma, 21 maggio 2013. ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Marcello Di Finizio, l'imprenditore triestino che per la terza volta e' riuscito a salire sulla cupola della basilica di San Pietro esponendo uno striscione contro il "massacro" della crisi e contro l'euro, Roma, 21 maggio 2013. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

L’imprenditore-esibizionista triestino che da due giorni, per protesta, era salito sul secondo anello della cupola di San Pietro, a Roma, è sceso dalla scomoda posizione da cui, per stanchezza e stress, nonché a causa della pioggia, rischiava di cadere da un momento all’altro.

A convincere Marcello Di Finizio a scendere è stato Ignazio Abrignani, deputato del Pdl e vicepresidente della commissione Attività produttive di Montecitorio, dopo una mediazione al telefono durata un paio d’ore. Ora verrà denunciato come minimo per procurato allarme.

Di Finizio, ormai un “esperto” di proteste eclatanti (ha fatto lo sciopero della fame, si è appostato per mesi dentro un’automobile davanti a ministeri e sedi istutuzionali, si è arrampicato su numerosi palazzi e manufatti per farsi vedere), è il titolare del locale barcolano “La voce della luna”, chiuso ormai da anni dopo essere stato distrutto da un incendio doloso appiccato da un operaio assoldato in nero dallo stesso Di Finizio, che poi non lo aveva pagato. Le condizioni economiche dell’esibizionista sono da anni precarie. Era già salito sul cupolone il 30 luglio e il 2 ottobre 2012.

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