«Dhome, non una discoteca ma un ritrovo per tutti»

Fulvio Venturi investe un milione di euro nel locale: «Stufo di vedere la città depredata da imprenditori non triestini»
Di Laura Tonero
Foto Bruni 16.12.13 Nuovo disco bar DHOME
Foto Bruni 16.12.13 Nuovo disco bar DHOME

In un momento in cui gli imprenditori stanno ben attenti a investire un solo euro in nuove attività, Fulvio Venturi, noto a Trieste come titolare di negozi come Giornalfoto o Magazzini Ottici, ha deciso di mettere sul piatto attraverso la società Euromax oltre un milione di euro per trasformare dei vecchi magazzini del Ghetto in quello che sarà il più grande locale del centro cittadino. Lui ci crede. Ascoltandolo raccontare ciò che vuol fare in quei 350 metri quadrati tra via della Beccherie e via Tor Bandena, si capisce che Dhome - questo il nome del locale - non avrà nulla di convenzionale. «Ho viaggiato molto, ho visto locali incredibili – riferisce – e punto a portare a Trieste un po’ di quello che ho raccolto in giro per il mondo nel settore del divertimento. Voglio far stare bene i triestini, farli divertire, rilassare, aggregare, crescere anche culturalmente. E fornire un’alternativa anche ai tanti turisti».

Ma cosa spinge un imprenditore a investire tanto denaro a Trieste proprio in questo momento di crisi? «L’amore per Trieste – ammette Venturi -: sono stufo di vedere la nostra città depredata da imprenditori che arrivano da fuori Trieste. Basta vedere cosa hanno fatto i veneti nel campo della ricezione, degli alberghi. È giusto aver fiducia in Trieste e fare qualcosa per farla ritornare la grande città di un tempo, per contribuire a quel colpo d’ala che serve al suo rilancio».

Dhome una discoteca? No: Venturi sottolinea che «non sarà un locale necessariamente dedicato ai giovani: ci sarà un’area dedicata a chi vuol fare due salti, altre dove bere o mangiare qualcosa in relax, e uno spazio in cui assistere a spettacoli o eventi che organizzeremo. Non è assolutamente una discoteca – continua – ma un contenitore dove intendo portare musica live, artisti che stanno facendo il giro dei locali più alla moda d’Italia ma anche all’estero e che abbiamo già contattato, anticipazioni cinematografiche grazie alla collaborazione con festival cinematografici non triestini». Ad affiancare Venturi in questo progetto ci saranno altri imprenditori. «Sono in contatto con altri imprenditori locali – conferma - disposti a fare squadra e puntare al rilancio della città almeno nel settore del divertimento e dell’accoglienza».

Nel realizzare Dhome, Venturi si è appoggiato ai giovani architetti dello studio 3-Sixty Group. «Mi sono affidato a questo gruppo di professionisti perché credo abbiano una visione più attuale – spiega – senza retaggi di altri tempi. Le loro idee mi hanno conquistato».

A pochi giorni dall’inaugurazione, mentre i lavori procedono a pieno ritmo, un’emergenza ha rischiato di far slittare l’apertura del locale. «Nel fare degli scavi esternamente – riferisce Venturi – gli addetti di AcegasAps hanno trovato i resti di un muro di età romana. Ma la situazione è stata risolta senza problemi». Chi ha del capitale spesso viene dissuaso dall’investirlo per timore degli iter burocratici. «La collaborazione con il Comune e con altre istituzioni è stata ottima, - sostiene l’imprenditore - non siamo incappati in alcuna lungaggine burocratica. Opero da anni in questa città e ho trovato gli uffici dell’amministrazione comunale estremamente più preparati ed efficienti rispetto a una volta».

I clienti che Venturi spera di non accogliere? «Quelli che fanno confusione, che cercano rissa, che amano gli eccessi. Il funzionamento degli ingressi verrà modulato – spiega – dopo una certa ora sarà aperto solo l’ingresso di via Tor Bandena che non ha accanto finestre di residenze». Naturalmente il locale avrà un sistema di sorveglianza e un servizio d’ordine. «L’orario di apertura sarà modulato secondo la stagione – spiega Venturi – e sarà più ampio il venerdì e il sabato sera. Non saremo aperti per i giovanissimi la domenica pomeriggio, come sostiene qualcuno, – conclude – proprio perché Dhome non sarà una discoteca».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo