Deputati delle minoranze: «Cresce l’intolleranza»

Dichiarazione comune a Pola dei rappresentanti delle otto nazionalità croate contro l’etnocentrismo

POLA. Gli otto deputati delle comunità nazionali minoritarie hanno alzato la voce contro l'escalation dell'intolleranza e dell'etnocentrismo nella società croata e anche contro l'indifferenza del popolo di maggioranza e dei mass media.

Lo hanno fatto firmando un'apposita Dichiarazione congiunta presentata ieri in conferenza stampa alla Comunità degli Italiani di Pola.

Il testo è stato letto dal deputato italiano Furio Radin. Si fa riferimento ad alcune dichiarazioni di stampo sciovinsta rilasciate dall'europarlamentare croata Ruza Tomasi„ accusata di istigare l'intolleranza e la pulizia etnica. Poi all'atteggiamento di numerosi movimenti e associazioni che rispolverano la retorica della guerra e invitano ad imbracciare le armi per instaurare un ordinamento dove non ci sarà spazio per valori come la pace, il pluralismo e la plurietnicità.

Questa situazione, scrive nel documento, rappresenta un problema per la sicurezza per le minoranze nazionali e un ostacolo per l'attuazione dei loro diritti garantiti dalla Costituzione e dagli accordi internazionali. Purtroppo, si dice ancora, il richiamo all'odio e all'intolleranza verso le minoranze trova sempre più spazio sulla stampa, nei luoghi pubblici e negli stadi.

È molto preoccupante, così la dichiarazione, il silenzio o indifferenza della maggioranza della popolazione. Come poi spiegato da Furio Radin, non sono nel mirino solo le minoranze nazionali ma anche quelle religiose, sessuali, di razza e di età.

Il deputato della minoranza serba Milorad Pupovac ha descritto la situazione dicendo che nel momento in cui è entrata nell'Unione europea, la Croazia ha voltato le spalle ai valori europei che fino a quel momento aveva sbandierato.

Per il deputato della minoranza bosgnacca Nedžad Hodži„ la Croazia sta facendo pericolosamente passi indietro. Abbiamo scelto l'Istria per alzare la nostra voce ha detto, poichè questa regione è l'esempio di come dovrebbe essere la società croata in tema di diritti umani e minoritari e di rispetto dei valori come la convivenza e multiculturalità.

Oltre agli otto deputati, il documento è stato sottoscritto dal presidente del Consiglio nazionale per le minoranze nazionali Aleksandar Tolnauer: dopo l'entrata della Croazia nell'Ue, ha detto, vengono marginalizzate certe questioni che prima erano risolte in maniera soddisfacente.

Che il problema sollevato ieri a Pola non sia di poco conto lo dimostra che, per la prima volta nella storia del Paese, tutti i deputati delle minoranze si sono trovati perfettamente d'accordo su un punto.

(p.r.)

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