Deposti 19 garofani rossi sulle vie di Staranzano agli eroi della Resistenza

/STARANZANO
Resterà una pagina nella memoria collettiva la data del 25 aprile a Staranzano con l’adesione all’iniziativa “Strade di Liberazione” promossa dall’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia.
Qualche giorno prima della celebrazione del 76° anniversario della Festa della Liberazione il sindaco Riccardo Marchesan assieme all’assessore Michele Rossi e al consigliere Matteo Negrari di Sinistra per Staranzano hanno deposto 19 garofani in altrettante strade, piazze e luoghi, attraversando il paese e ricordando con questo gesto «piccolo, ma potente», persone, luoghi e date fondamentali per la memoria, la storia di Staranzano e la lotta partigiana.
«Siamo voluti partire dalla via intitolata a Ottone Zanolla – spiega Negrari – storico e amatissimo sindaco del dopoguerra, partigiano, antifascista convinto e appassionato. In questi giorni invitiamo ad alzare lo sguardo e si vede un garofano vicino al nome della via. Speriamo davvero serva ai più giovani a domandarsi chi erano queste straordinarie persone, che hanno lottato contro i fascisti e i nazisti per darci democrazia, libertà, uno stato repubblicano».
Ecco infatti la lista delle vie addobbate dal garofano: via Lucio Corbatto, Italico Colussi, Martiri della Libertà, 25 Aprile, Giacomo Matteotti, Giuseppe Di Vittorio, Alcide De Gasperi, Antonio Gramsci, Marzabotto, Piazza Risiera San Sabba, via Brigata Fratelli Fontanot, Fratelli Cervi, Sandro Pertini, Enrico Mattei, Rodolfo Morandi, Silvio Montes, Ondina Peteani, via della Pace e via 2 Giugno.
«Se anche solo un ragazzo o una ragazza – aggiunge Negrari – tornando a casa, cercherà su Google la storia di uno dei nomi qua sotto o si farà raccontare dai genitori o dai nonni chi erano o cosa hanno fatto, un piccolo risultato sarà arrivato. Senza memoria e senza storia, infatti, non c’è futuro».
L’ultimo fiore è stato deposto in via Rence, «per ricordare le sofferenze subite, ma anche per l’amicizia che ci lega profondamente alla comunità slovena gemellata e che nasce proprio dal periodo della Resistenza e della lotta al nazifascismo». E, sotto, la frase che dice “...e questo è il fiore del partigiano morto per la libertà”.
Un particolare significato per i fiori è stato attribuito alla lapide in via Martiri della Libertà di due giovani partigiani, Alcide Battistuta di Staranzano e Mario Farina di origine sarda, entrambi uccisi dai fascisti dopo una “spiata”. —
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