Depositi in Svizzera, triestini e goriziani nella "lista Falciani"

Nella cosiddetta «Lista Falciani», stilata dall’ex dipendente della banca svizzera «Hsbc», ci sarebbero i nomi di cinque triestini e di quattro goriziani. Il procuratore capo Dalla Costa: accertamenti in corso da parte della Guardia di finanza. In Italia 120 procure sono al lavoro
TRIESTE
I nomi di cinque triestini e di quattro goriziani compaiono negli elenchi della cosiddetta ”Lista Falciani” stilata dall’ex dipendente della banca svizzera Hsbc e poi finita in mano alla magistratura italiana. «Abbiamo ricevuto dalla Procura di Roma un documento in cui sono annotate alcune posizioni che stanno tutte sulle dita di una sola mano» ha affermato ieri il procuratore capo di Trieste, Michele Dalla Costa. «Da una decina di giorni la Guardia di finanza sta compiendo le necessarie verifiche. Certo è che nessun nome di persone o di aziende al momento è stato iscritto nel registro degli indagati. Siamo ancora nella fase degli ”atti relativi”».


Anche la Procura di Gorizia ha avviato una serie di accertamenti preliminari dopo aver ricevuto da Roma la lista con i quattro nomi. «È ancora troppo presto per fare delle valutazioni - hanno affermato in Procura –. Saranno gli investigatori della Polizia tributaria ad accertare la presenza di eventuali illeciti. La prima verifica riguarderà i conti: se sono ancora esistenti, o se l’informazione fornita dalla Lista Falciani si riferisce a fatti di antica data. Al momento non vi sono indagati». Nel resto d’Italia, invece, risultano essere centinaia le persone sulle quali i magistrati stanno raccogliendo informazioni. Sono esattamente 120 le Procure al lavoro, migliaia di posizioni ancora da valutare, vip ma anche sconosciuti imprenditori, avvocati, professionisti e casalinghe che rischiano di finire condannati per evasione fiscale.


Dei 127mila conti correnti riconducibili a 80mila persone, quelli degli italiani sono circa 7mila, per un totale di 5595 persone fisiche e 133 persone giuridiche, che hanno depositato in Svizzera tra il 2005 e il 2007 un tesoretto di 6,9 miliardi di dollari. Soldi che potrebbero essere stati sottratti del tutto o in parte al fisco. Tra questi vi sono nomi di personaggi meno famosi ma assai benestanti, commercialisti, medici e avvocati come quei professionisti milanesi che avrebbero portato all'estero anche 20 milioni di euro ciascuno, e di vip: dagli stilisti Valentino, Renato Balestra, Sandro Ferrone e Giuseppe Lancetti al gioielliere Gianni Bulgari, dalla soubrette Elisabetta Gregoraci al presidente della Confcommercio di Roma Cesare Pambianchi fino alla società Telespazio, colosso specializzato in armamenti. O come le sciatrici Denise Karbon e Isolde Kostner, i cui nomi sono apparsi in seguito agli accertamenti eseguiti su un commercialista di Bolzano, presente nella lista.


Nell'elenco di Falciani non ci sarebbero invece nomi di politici di rilievo nazionale. Gli accertamenti sulle singole responsabilità sono in ogni caso tutt'altro che conclusi: sarebbero infatti non più del 10% le posizioni finora analizzate, su settemila. Un lavoro che è dunque ancora alla fase iniziale e che dovrebbe concludersi entro la fine dell'anno. Il primo obiettivo degli uomini della Guardia di finanza e degli inquirenti è individuare quanti hanno usufruito dello scudo fiscale, perchè in questo caso cadrebbe ogni ipotesi di reato. E dai primi riscontri sarebbe emerso che in molti avrebbero utilizzato proprio il provvedimento varato dal governo nel 2009.


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