Depliant pieno di errori, il Comune “scivola” sulla lingua inglese
TRIESTE “What’s a show!” che, tradotto, letteralmente suona come “cos’è uno spettacolo”, quando in realtà avrebbe dovuto essere “What a show!” (che spettacolo!). E poi un “soloist” che, probabilmente, avrebbe dovuto essere un “solist” (solista), ed un “twritten” ovvero un “written” (scritto) con una “t” di troppo. Il Comune ha inanellato uno “svarione” dopo l’altro nella brochure realizzata in collaborazione con i teatri cittadini per promuovere gli eventi in programmazione durante le feste. La traduzione dall’italiano all’inglese, in effetti, è venuta piuttosto male ed è stata presa di mira ironicamente sui social, tanto da costringere l’assessore ai Teatri Serena Tonel ad ammettere l’errore (anzi, gli errori) e a fare pubblica ammenda.
La brochure è stata distribuita in 400 copie cartacee negli hotel e all’Infopoint di piazza Unità, ed è scaricabile anche sul sito discover Trieste. «Era la bozza intermedia - confida Tonel - e fino a lunedì (oggi, ndr) non la possiamo rimuovere dal web perché la pubblica Tcd e gli uffici sono chiusi. Purtroppo è anche andata in stampa perché è entrata nel circuito. Capita e ovviamente rimedieremo. Bisognava stare più attenti a trasmettere il file giusto, non so ancora dove si è inceppato il meccanismo. In ogni caso ormai importa poco e mi prendo io la responsabilità».
La guida dei teatri è stata fatta tutta con risorse interne del Comune che si sono occupate di impaginare e mettere le grafiche, mentre i testi con gli appuntamenti sono stati inviati direttamente dai teatri, nello specifico: il Verdi, il Rossetti, la Contrada, il Miele, l’Armonia e la Civica orchestra fiati Giuseppe Verdi. «Abbiamo chiesto ai teatri di mandarci i testi già tradotti - spiega l’assessore -. Poi abbiamo fatto il collage unendo le manifestazioni. Sulla copertina invece c’è stata la svista più grave, magari è stato un errore anche del correttore automatico».
Di certo lo strafalcione non è solamente il “What’s a show!” in copertina. Ci sono anche errori di battitura e alcune parti non sono state proprio tradotte. Insomma rispetto allo scorso anno è andata molto peggio. Solo 400, come detto, le copie del volumetto di 20 pagine in inglese e italiano stampate fisicamente, mentre la maggioranza degli hotel ha ricevuto la brochure incriminata in formato digitale via mail. «A discolpa - chiude Tonel - posso dire che è una bella cosa promuovere gli spettacoli dal vivo a Natale, al netto degli errori grammaticali che sicuramente dispiacciono». —
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