Delitto Giraldi, la pistola porta a un pusher

Uno dei due nuovi indagati per concorso in omicidio è Antonio Fiore, noto spacciatore. Nei guai per la Beretta 7.65
Il processo per l'omicidio di Bruno Giraldi in cui è stato condannato Fabio Buosi
Il processo per l'omicidio di Bruno Giraldi in cui è stato condannato Fabio Buosi

Si chiama Antonio Fiore, 41 anni, conosciuto nell’ambiente degli spacciatori con il soprannome di Anton, uno degli indagati dell’omicidio del tassista Bruno Giraldi avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 novembre del 2003 per il quale è stato condannato Fabio Buosi. Il suo nome è trapelato dal fitto riserbo che avvolge le indagini. A Fiore viene contestata dai pm Federico Frezza e Lucia Baldovin la responsabilità della morte del conducente dell’auto pubblica in concorso con Buosi. Questo in quanto la pistola, una Beretta 7.65, era - secondo gli investigatori della Squadra mobile e dei carabinieri - in quel periodo era in uso (o di proprietà) a Fiore. Assieme ad Antonio Fiore è indagato (in alternativa) un altro uomo le cui generalità al momento sono state tenute top secret. Tanto segrete che i due convocati per l’interrogatorio negli uffici della scuola di polizia di San Giovanni non si sarebbero nemmeno visti.

Fiore è stato “torchiato” per quasi 8 ore. A interrogarlo i pm Frezza e Baldovin assieme al responsabile della Squadra mobile Roberto Giacomelli e al capitano Fabio Pasquariello, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri. Ma non ha detto nulla. Il difensore, l’avvocato Augusta Giovanna De Manzano, ha inviato una nota in cui ha confermato che Fiore «si è avvalso della facoltà di non rispondere, non conoscendo la specificità degli addebiti». Ha anche aggiunto che «Qualora vi fossero ultereriori sviluppi che coinvolgono anche la posizione del mio assistito, forniremo i chiariamenti del caso».

Ai due sospettati (Fiore e l’altro) seguendo le tracce della pistola usata nell'omicidio. La Beretta 7.65 è stata trovata solo pochi mesi fa dai carabinieri nell'ambito di un'indagine relativa allo spaccio di droga. L'uomo che aveva la pistola si chiama Silvano Schiavon, 44 anni. È una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine. Nella sua casa di Borgo San Sergio i militari del reparto investigativo nello scorso mese di febbraio hanno trovato la pistola con la matricola cancellata. Ma solo nei giorni scorsi, grazie agli accertamenti dei carabinnieri del Ris di Parma, è stato possibile collegare l'arma all’omicidio Giraldi. Per questo gli esperti della scientifica dell'Arma sono riusciti con particolari tecniche a ricostruire - seppur parzialmente - il numero di matricola della pistola. Due sequenze numeriche che si differenziano solo da un elemento.

Antonio Fiore abita a Crevatini, poco oltre il confine, anche se risulta risiedere in via di Prosecco. Il suo nome è finito in svariate indagini di droga. Qualche anno fa è stato arrestato. Era uno dei luogotenenti di un boss. Gestiva a Trieste una consistente attività di spaccio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo